Covid, in Romania un decesso ogni 5 minuti. Un 16enne tra gli ultimi 423 morti

Mercoledì 20 Ottobre 2021
Covid, in Romania un decesso ogni 5 minuti. Un 16enne tra gli ultimi 423 morti

Continuano a destare preoccupazione l'emergenza Covi in Romania dove si registra un morto ogni cinque minuti. Secondo i media locali il numero dei contagi e quello dei decessi ha registrato un nuovo record dallo scoppio della pandemia. Le autorità locali parlano di 423 decessi nelle ultime 24 ore, 390 dei quali non erano vaccinati.

Tra le vittime anche un sedicenne positivo al Covid-19, 232 uomini e 191 donne. Sono invece 17.158 i nuovi casi, di cui 266 sono di pazienti reinfettati. Ad oggi, sono morte 43.039 persone a cui è stata diagnosticata l'infezione. I dati odierni seguono il giorno più nero per la Romania post Covid-19.

Vaccino obbligatorio per medici e sanitari, ok del Consiglio di Stato: respinto il ricorso dei friulani

Ieri, infatti, sono stati 18.863 i nuovi casi e 574 i decessi tra i contagiati. Sono invece 1.805 le persone che sono state ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Sul totale dei ricoverati, 480 sono minorenni. L'ampia circolazione del coronavirus in Romania è dovuta anche al fatto che solo il 35 per cento della popolazione adulta è completamente vaccinata, contro il 74 per cento dell'intera Unione Europea. Peggio della Romania nella Ue è solo la Bulgaria, con il 20 per cento di cittadini vaccinati. 

Virus, nuovi lockdown in Europa: dalla Lettonia alla Francia (e alla Russia) i Paesi a rischio

Nel frattempo l'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa scende in campo al fianco della Romania, che in questi giorni sta fronteggiando una forte recrudescenza dell'epidemia di Covid-19. L'agenzia Onu per la salute annuncia che aumenterà il sostegno al Paese nella lotta contro l'infezione, inviando un esperto senior con la missione di rafforzare le attività di risposta a livello nazionale e facilitare la fornitura di materiali essenziali, inclusi 34mila test diagnostici rapidi e quasi 200 concentratori di ossigeno. Questo supporto tecnico ampliato coprirà aree chiave, dalla sorveglianza alla guida clinica, alla comunicazione del rischio e al coinvolgimento della comunità, fino al lancio del vaccino.

L'esperta inviata è la statunitense Heather Papowitz, oltre 20 anni di esperienza in programmi per la gestione delle emergenze sanitarie e del rischio catastrofi. All'arrivo, incontrerà le controparti nazionali e condurrà valutazioni sul campo, poi lavorerà insieme alle autorità sanitarie per identificare priorità e azioni immediate da intraprendere, spiega l'Oms Europa. Il Paese è indietro sul fronte vaccinazioni anti- Covid: nonostante un buon inizio per la campagna vaccinale partita come nel resto d'Europa nel dicembre 2020, ad oggi meno del 30% della popolazione è stato completamente vaccinato e la diffusione del vaccino si è stabilizzata.

Brusaferro: «Scordiamoci l'immunità di gregge, guardate cosa succede in Gran Bretagna»

Gli esperti sono al lavoro per affrontare questo problema, con azioni che vanno dalla formazione dei sanitari a strategie di comunicazione più efficaci, dopo aver meglio compreso le ragioni delle basse coperture in alcuni gruppi di popolazione. «Sono lieta di lavorare con le autorità rumene e le principali parti interessate per affrontare il grave problema della scarsa diffusione del vaccino nel Paese - ha commentato Papowitz - Una priorità urgente è aumentarla tra i gruppi vulnerabili, ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte e alleviare la pressione sul sistema sanitario». E la vaccinazione, conclude l'Oms, dovrebbe essere combinata con misure anti-contagio.

Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci