Il Covid torna a far paura. La Lettonia è tornata in lockdown, con i negozi non essenziali chiusi e cinema, teatri e parrucchieri con le serrande abbassate per un mese nel tentativo di contenere l'aumento dei contagi, il più alto al mondo. A partire da oggi fino al 15 novembre, infatti, la maggior parte dei negozi resterà con le serrande abbassate e tutti gli assembramenti, sia in luoghi chiusi sia aperti, saranno vietati. Tra le altre restrizioni previste dalle autorità locali, il coprifuoco che scatterà alle 20 e si protrarrà fino alle 5 del mattino successivo. Poco più della metà della popolazione adulta è vaccinata.
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Dopo mesi di proteste nel Paese seguite alla proposta del governo di rendere obbligatoria la vaccinazione si torna nel buio delle chiusure forzate. In estate, centinaia di persone hanno organizzato manifestazioni per fermare il piano, e alla fine il governo ha limitato l'obbligo ai soli dipendenti pubblici. Ma ora la situazione precipita. La Lettonia ha registrato 1.406 infezioni ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni, il tasso pro capite più elevato globalmente sino al 20 ottobre, secondo un calcolo dell'agenzia Afp. I Paesi baltici vicini, Lituania ed Estonia, seguono a ruota rispettivamente con 1.221 e 1.126 casi per centomila abitanti. Solo circa la metà della popolazione in Lettonia è completamente vaccinata, il quarto peggior tasso di vaccinazione nell'Unione europea dopo Bulgaria, Romania e Croazia. Il lockdown dovrebbe durare fino al 15 novembre e includerà un coprifuoco tra le 20 e le 5.