Covid, l'effetto rimbalzo del Paxlovid: di nuovo positivi dopo pochi giorni, il caso di Joe Biden

La maggior parte dei pazienti torna negativa dopo altri tre giorni, senza necessità di ricorrere a un nuovo trattamento

Martedì 2 Agosto 2022 di Mauro Evangelisti
Covid, l'effetto rimbalzo del Paxlovid: di nuovo positivi dopo pochi giorni, il caso di Joe Biden

Altro tampone positivo per Joe Biden. Non si ferma quello che gli scienziati chiamanoe effetto rebound, rimbalzo, che si può registrare tra il 5 e l'8 per cento di coloro che vengono curati con Paxlovid, il farmaco antivirale specifico per il Covid.

Il meccanismo è questo: il farmaco riduce sensibilmente i sintomi della malattia (e questo ricordiamolo sempre è ciò che davvero conta), il soggetto si negativizza, ma può succedere che dopo pochi giorni torni positivo, ma solitamente senza sintomi significativi. Questo è proprio ciò che è accaduto al presidente americano che, ricordiamolo, a novembre compirà 80 anni.

Effetto rimbalzo Covid, il caso Biden

Il 21 luglio viene annunciato che Biden è positivo. Vaccinato, ha ricevuto anche la quarta dose, dunque i medici sono fiduciosi che malgrado l'età avanzata potrà superare la malattia senza gravi conseguenze. Lui stesso rassicura: «Sto molto bene», mentre lo staff medico parla di «sintomi molto lievi».

Il 23 luglio viene confermato che i sintomi sono sempre leggeri e rivelato che è stato contagiato dalla Omicron 5 (la sottovariante ora dominante anche in Italia). Il suo medico, il dottor Kevin O'Connor, spiega che viene trattato con il farmaco anti Covid Paxlovid (sviluppato da Pfizer, ormai utilizzato normalmente anche nel nostro Paese). 

Il 25 luglio l'annuncio che anche i lievi sintomi riscontrati se ne sono andati, rimane solo un po' di raucedine.

Il 27 luglio O'Connor annuncia che Biden, che ha completato il trattamento di cinque giorni di Paxlovid, è negativo come hanno sentenziato due test rapidi, ma comunque continuerà a indossare la mascherina per dieci giorni quando si troverà con altre persone. Biden appare il pubblico ed è in buone condizioni. «Sono guarito, mi sento benissimo» spiega.

Trascorrono tre giorni e arriviamo al 30 luglio. Colpo di scena. Lo staff della Casa Bianca annuncia: il presidente è di nuovo positivo, ma non ha sintomi. Deve però tornare in isolamento da dove segue gli sviluppi degli ultimi giorni, dalle reazioni cinesi all'annunciata missione della Pelosi a Taiwan all'uccisione di al Zawahiri.Anche il 31 luglio il tampone è positivo, così come quelli di controllo dei giorni successivi. Il medico conferma: sta bene, di fatto non ci sono sintomi.

Il Paxlovid

Bene, ma come mai il presidente americano, dopo essere risultato negativo, si è di nuovo positivizzato? Qui si arriva all'effetto rimbalzo del Paxlovid, riscontrato fino ad oggi in una percentuale compresa tra il 5 e l'8 per cento dei pazienti trattati.  O'Connor spiega che è un fatto non sorprendente che il presidente sia ancora positivo al Covid, sottolineando che sta bene e continuerà a rimanere in stretto isolamento. In pratica, aggiunge il medico,  il "rimbalzo" può verificarsi in persone che hanno assunto il farmaco antivirale Paxlovid per curare l'infezione iniziale (ma in alcuni casi avviene anche per chi è stato semplicemente positivo). Per il British Medical Journal, non ci sono state segnalazioni di malattie gravi in ​​nessuno di coloro che hanno sperimentato il "rebound", che non può essere considerata una reinfezione ma una sorta di ripresa della positività pre esistente. La maggior parte dei pazienti torna negativa dopo altri tre giorni, senza necessità di ricorrere a un nuovo trattamento con il Paxlovid.

Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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