Virus, nuovi lockdown in Europa: dalla Lettonia alla Francia (e alla Russia) i Paesi a rischio

Martedì 19 Ottobre 2021 di Laura Mattioli
Contagi in aumento in Europa: dalla Lettonia alla Francia ecco i paesi che rischiano un nuovo lockdown

Torna la paura in Europa dove tornano a salire i contagi da Covid-19 e in alcuni paesi si va verso nuove restrizioni e lockdown. Nel Vecchio Continente la curva discendente dei contagi si è invertita con il rafforzarsi della variante Delta anche se fortunatamente al momento resta contenuta la risalita dei decessi.   Volano i casi di Covid nell'Europa dell'est con molti Paesi alle prese con un numero di nuovi contagi ai massimi da mesi e, in alcuni casi, anche record di decessi.

Tra i Paesi Ue che contano più morti per coronavirus nell'ultimo mese, in testa si trovano Romania e Bulgaria, che hanno le percentuali più basse di vaccinazione. Guardando all’Europa, l’Ecdc - Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie - ha sottolineato come, a oltre nove mesi dall’inizio della campagna vaccinale, ci sia “una notevole variazione" tra Paesi, con il risultato che gran parte degli europei "rimangono suscettibili al contagio".

Vediamo nel dettaglio le zone più a rischio. 

Regno Unito

Nuovo record da metà luglio dei contagi da Covid nel Regno Unito, che toccano nelle ultime 24 ore il picco di 49.156 su circa un milione di test. Sostanzialmente stabile invece per ora e sotto il livello di guardia il totale dei ricoveri negli ospedali, fermi attorno a 7.000 grazie ai vaccini, mentre i morti calano a 45 contro i 57 di ieri. Il governo di Boris Johnson ha riconosciuto peraltro ieri per bocca di un portavoce di Downing Street, che il Regno rischia di avere di fronte a sé un periodo invernale «impegnativo». Il portavoce di Johnson ha assicurato che i dati statistici vengono tenuti «sotto stretta osservazione» costante. Pur aggiungendo che un aumento di contagi era «previsto» sullo sfondo della riapertura generalizzata decisa a partire dal 19 luglio sull'isola e comunque rivendicata dal governo come necessaria. Il portavoce ha peraltro sottolineato come l'impatto dei nuovi casi su ricoveri e morti resti inferiore alle ondate precedenti e al momento «sostanzialmente in linea» con quanto atteso; mentre ha insistito sulla scommessa della campagna di vaccinazioni come principale «linea di difesa» del Paese. 

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Russia

Record di decessi dall'inizio della pandemia in Russia dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.015 decessi provocati dal Covid-19, il massimo in un giorno dall'inizio dell'epidemia: lo riporta la Tass citando i dati del centro operativo anticoronavirus. Secondo i dati ufficiali, nel corso dell'ultima giornata sono stati accertati 33.740 nuovi casi di Covid-19, mentre dall'inizio dell'epidemia 8.060.752. In Russia vivono circa 146 milioni di persone. San Pietroburgo, la seconda città più colpita dalla nuova ondata di covid in Russia, dopo Mosca, ha introdotto l'obbligo di esibire il 'Green pass' per partecipare a eventi nei grandi spazi al chiuso a partire dal primo novembre, nei centri sportivi, cinema, teatri e musei dal 15, e ristoranti e negozi dal 15 dicembre, ha reso noto il vice governatore, Boris Piotrovski. La misura interesserà in un primo momento gli spazi con una capacità di oltre 40 persone. Possono avere il codice Qr tutti coloro che si sono vaccinati o con il risultato negativo di un test effettuato nelle 72 ore precedenti.

Francia

Mentre numerosi esperti hanno continuato a mostrare ottimismo fino a qualche giorno fa sull'evoluzione dell'epidemia di Coronavirus in Francia, il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha invitato tutti a «fare attenzione»: «abbiamo visto l'epidemia arretrare molto quest'estate - ha detto Attal questa mattina ai microfoni di RTL - ma da una settimana osserviamo che l'epidemia riprende a guadagnare terreno. È leggerissimo, ma bisogna stare attenti». «Quello che ci rende ottimisti - ha continuato - è il tasso di copertura vaccinale che osserviamo nel nostro paese», ha detto il portavoce del governo, che sull'arrivo di un'eventuale quinta ondata non si è voluto pronunciare: «è ancora troppo presto per dirlo - ha detto - ma abbiamo avuto ragione ad essere prudenti. Bisogna continuare a proteggere i francesi con la vaccinazione. Bisogna che la protezione conferita dal vaccino prosegua, ed è in particolare il compito del richiamo vaccinale». Per questo motivo, Attal ha lanciato un appello a coloro che sono vaccinabili con il terzo richiamo (popolazione a rischio e ultrasessantacinquenni) a non esitare: «su 6 milioni di persone vaccinabili - ha detto, 2 milioni hanno già fatto il richiamo. Sono tanti, ma sono ancora pochi», ha concluso.

Spagna

La Spagna registra un lieve aumento dell'incidenza dei contagi di Covid su 14 giorni: oggi è di 42,51 casi ogni 100.000 abitanti, mentre venerdì era di 40,85 casi, secondo gli ultimi due bollettini del Ministero della Sanità messi a confronto. Si tratta di una possibile inversione di tendenza rispetto a quella osservata negli ultimi due mesi e mezzo nel Paese iberico, sempre discendente. Cresce leggermente anche l'indice di positività, che passa dal 2,18% al 2,23%. Si tratta comunque di una situazione considerata di «basso rischio», secondo i parametri stabiliti dalle autorità nazionali. Nelle ultime settimane le regioni hanno soppresso il grosso delle restrizioni vigenti. Intanto, la cifra delle vittime del Covid da inizio pandemia supera quota 87.000, dopo che al bilancio sono state aggiunte tra venerdì e oggi 56 morti. Ora i decessi notificati ufficialmente sono 87.030. Sul fronte delle vaccinazioni, gli ultimi dati ufficiali indicano che ora il 90% della popolazione over 12 risulta vaccinato con almeno una dose e che l'88% ha completato il ciclo. A circa 387.000 persone è stata somministrata anche una terza dose. 

Lettonia

La Lettonia sta programmando un nuovo lockdown per far fronte all'aumento dei casi di infezione da Coronavirus. Ad annunciarlo è stato il premier Krisjanis Karins al termine di un incontro con il comitato di crisi sul Covid. Le restrizioni - che dovranno passare al vaglio di una riunione di governo e del parlamento - entrerebbero in vigore giovedì 21 per essere revocate il 15 novembre. È in programma un coprifuoco tra le 20 e le 5 del mattino, mentre dovranno restare chiusi bar, cinema, teatri, sale da concerto. Nei ristoranti non si potrà consumare il pasto sul posto, e tra gli esercizi commerciali resteranno aperti solo gli alimentari o quanti vendono prodotti essenziali. La stragrande maggioranza della popolazione attiva dovrà lavorare a distanza, esclusi i settori delle costruzioni, dei trasporti e pochi altri. Lezioni a distanza nelle scuole tranne per le classi fino alla terza elementare. Nelle ultime due settimane nel paese sono stati registrati 1.307 nuovi contagi per 100mila abitanti. Poco meno della metà della popolazione - circa 1,9 milioni gli abitanti - ha completato il ciclo vaccinale. 

Ucraina

In Ucraina nelle ultime 24 ore sono stati registrati 538 decessi, il massimo dall'inizio dell'epidemia: lo riporta la testata online Rbk citando i dati pubblicati stamane dal ministero della Salute di Kiev. Stando ai dati ufficiali - ripresi stavolta dall'agenzia Interfax - in Ucraina nel corso dell'ultima giornata sono stati accertati 15.579 nuovi casi di Covid-19, mentre dall'inizio dell'epidemia sono stati registrati in totale 2.660.273 casi di Covid-19 e 61.348 persone sono morte a causa della malattia. Nel Paese vivono circa 42 milioni di persone. 

Polonia e Bulgaria

In Polonia nell'ultima settimana si è registrato un incremento dei contagi dell'85% rispetto ai sette giorni prima mentre la Bulgaria conta oggi 4.979 nuovi contagi, il conteggio giornaliero più alto dal 24 marzo. Nel Paese solo il 24% è completamente vaccinato e si registra anche una pressione sugli ospedali con oltre 6.200 ricoverati (537 in terapia intensiva).

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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