Coronavirus, Xi Jinping: «Situazione grave». Cordone sanitario esteso a 18 città, americani via da Wuhan

Sabato 25 Gennaio 2020
Coronavirus, Xi Jinping: «Situazione grave». Cordone sanitario esteso a 18 città, americani via da Wuhan

In Cina guerra senza quartiere al coronavirus, con controlli a tappeto sui mezzi di trasporto e cordoni sanitari estesi a 56 milioni di persone in diverse città. Lo stesso presidente Xi Jinping non ha nascosto la sua preoccupazione, parlando di situazione «grave» perché l'epidemia sta «accelerando».

E l'allerta è massima anche oltre confine: gli Stati Uniti, dove si sono registrati due contagi, hanno disposto l'evacuazione dei connazionali da Wuhan, città epicentro della malattia, che appare un deserto dove non possono circolare nemmeno le auto. 
 

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Il paese più popoloso del mondo negli ultimi giorni ha adottato misure draconiane per arginare il diffondersi di un virus, simile alla Sars (che provocò centinaia di vittime in 2 anni), che ha già infettato quasi 1.400 persone e ne ha uccise 41 dalla sua prima apparizione in un mercato ittico di Wuhan, il 31 dicembre scorso. E che potrebbe diffondersi anche attraverso persone senza sintomi, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica inglese The Lancet. Per fare il punto della crisi, il presidente Xi ha riunito un comitato d'emergenza dei vertici del governo. E pur assicurando che il paese è in grado di «vincere questa battaglia», ha ammesso che «l'epidemia accelera», quindi bisogna moltiplicare gli sforzi.

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Così le celebrazioni del Capodanno lunare, le più sentite nel paese, sono state praticamente annullate per 56 milioni di persone. Il cordone sanitario, infatti, è stato esteso a 18 città nella provincia di Hubei, con restrizioni che includono la chiusura dei collegamenti per il trasporto pubblico e l'accesso alle autostrade. A livello nazionale sono scattate le procedure per identificare i casi sospetti su treni, autobus e aerei. Da lunedì, inoltre, scatterà la sospensione dei tour organizzati all'estero, mentre il blocco per i tour interni è già in vigore. 
 
 

A Wuhan, intanto, l'atmosfera è spettrale. Nella metropoli da cui tutto è cominciato, è che è stata la prima ad essere isolata, non circolano più i mezzi pubblici ed adesso è stato disposto il bando alle auto in centro. Le strutture sanitarie sono vicine al collasso, tanto che proseguono senza sosta i lavori per realizzare un ospedale ex novo, il primo dedicato al coronavirus, entro il 3 febbraio. E le autorità hanno annunciato che ne verrà costruito un altro, con ancora più posti letto, sempre in tempi record. Nel frattempo, in città sono arrivati 450 medici militari per dare una mano al personale locale. 

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Quanto ai numeri dell'epidemia, la quasi totalità dei 1.400 casi di coronavirus è stata riscontrata nella Cina continentale, e 38 oltre confine. Nei territori sotto l'autorità di Pechino i contagi sono stati accertati a Macao, Taiwan e Hong Kong, dove è scattato lo stato d'emergenza ed è stata annullata la maratona. In Asia il virus è arrivato anche in Giappone, Corea del Sud, Malaysia, Thailandia, Nepal, Singapore e Vietnam. Si rilevano i primi casi di contagio in Australia, quattro, tutti provenienti dalla Cina. Negli Stati Uniti, dove al momento si contano due casi, le autorità hanno avviato l'evacuazione dei circa mille connazionali da Wuhan. 

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In Europa gli unici casi accertati al momento sono in Francia. Anche se due pazienti su tre (una coppia di origine cinese) stanno bene, hanno riferito i medici. A Bruxelles, comunque, la commissaria alla salute Stella Kyriakides ha convocato per lunedì una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria dell'Ue. L'attenzione resta alta anche in Italia, nonostante i due falsi allarmi a Parma e Bari. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha riunito a Roma i rappresentanti delle Regioni per fare il punto e coordinare la prevenzione.

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Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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