Bollicine coi brividi: l'Ucraina non vuole più bere la Coca-Cola.
Questa la minaccia dopo che il colosso delle bibite aveva pubblicato - sui social network della sezione russa della compagnia - una mappa della Russia che includeva anche la Crimea.
Subito la risposta di alcuni deputati ucraini, pronti a boicottare la bevanda.
Peccato che l'aggiunta della Crimea fosse stato già frutto di un “rattoppamento” precedente, visto che - sempre sui social - era stata pubblicata una mappa della Russia con vistosi errori. Insomma, come fai sbagli. La società - terza, ovviamente - che aveva prodotto la mappa ha rimosso i contenuti. Ma alcuni deputati ucraini ventilavano ancora una causa milionaria per «danni morali». Infine l'intervento della casa madre con scuse ufficiali all'ambasciatore ucraino in Usa.
