Rallenta la crescita demografica in Cina.
Ning Jizhe, capo dell'Ufficio nazionale di statistica, ha rivelato che l'anno scorso sono nati 12 milioni di bambini, una diminuzione significativa rispetto ai 18 milioni di neonati del 2016, l'anno in cui Pechino ha rinunciato alla politica del figlio unico. Tuttavia, ha aggiunto, si tratta di «un numero considerevole». Un tasso di fertilità inferiore, ha poi aggiunto, è un risultato naturale dello sviluppo sociale ed economico del paese.
Ma il rallentamento della crescita e l'invecchiamento della popolazione, con un numero di giovani lavoratori non sufficienti a mantenere una popolazione che invecchia, non manca di creare preoccupazione. A questo si aggiunge il fatto che la pubblicazione del censimento era originariamente prevista per aprile e il ritardo ha suscitato voci ed illazioni: il Financial Times ha riferito, citando fonti vicine al National Statistics Bureau, che la cifra originale della popolazione era scesa sotto gli 1,4 miliardi ed è stata rivista al rialzo. Ad una domanda sul ritardo nella diffusione dei dati, Zeng Yuping, a capo dell'ufficio responsabile dello studio, ha spiegato oggi che si è deciso di posticiparlo per aggiungervi dati importanti.