Putin e Xi, sfida all'occidente nel Pacifico: manovre navali congiunte, la strategia in 5 punti

Mentre l'esercito russo è impantanato in Ucraina, il Cremlino tesse la sua tela di alleanze in Asia Centrale per rinsaldare il campo non-occidentale

Giovedì 15 Settembre 2022 di Mario Landi
Putin rilancia la sfida a occidente insieme alla Cina: tutti i nodi della strategia, dalle esercitazioni militari all'incontro con Xi
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Mentre sul campo da guerra ucraino il Cremlino è impantanato sulla linea del fronte, è in Asia e sulle acque del Pacifico che si gioca il futuro degli equilibri globali tra est e ovest. Una sfida tutta diplomatica che in questi giorni ha visto rinsaldarsi l'alleanza tra Cina e Russia in due eventi chiave: due segnali inequivocabili diretti agli stati uniti e all'occidente. 

Il primo, la grande esercitazione militare congiunta della marina russa e cinese iniziata pochi giorni fa nelle acque del pacifico. Il secondo, la stretta di mano tra Xi e Putin del 15 settembre al forum della SCO (l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai), l'organizzazione nata nel 2001 su impulso della Cina che raduna diversi paesi dell'Asia centrale e dell'indo-pacifico e che è stata più volte definita una "Nato dell'est", un'organizzazione alternativa a quelle a guida americana presenti nella regione.

Perché l'asse Mosca - Pechino si rinforza 

Insomma se si vuole capire dove sta andando la guerra in Ucraina, non si deve trascurare il contesto internazionale più ampio e la regola d'oro della diplomazia per cui "il nemico del mio nemico è un mio amico".

E Pechino e Mosca, in questo momento storico e per motivi diversi un nemico comune ce l'hanno: Washington. Se la Russia ha un disperato bisogno della cooperazione cinese per vincere l'isolamento economico internazionale (supporto che sta ricevendo, perchè Pechino sta acquistando grandi quantità di gas aggirando le sanzioni), anche la Cina è in cerca di alleati, ora che gli Stati Uniti l'hanno sfidata apertamente su Taiwan. 

Taiwan Policy Act, gli Usa sfidano Pechino  

Gli Stati Uniti hanno infatti più volte lasciando intendere che non sono disposti a cedere di un millimetro sulla questione dell'indipendenza dell'isola contesa: alla fine di agosto due navi della marina statunitense hanno attraversato "in pattugliamento" lo stretto di Taiwan, e ieri, 14 settembre, il senato americano è passato ai fatti approvando il Taiwan Policy  Act e finanziando per miliardi di dollari il supporto militare diretto a Taipei. Un atto che per il ministero degli Esteri cinese Mao Ning «viola gravemente l'impegno degli Stati Uniti nei confronti della Cina sulla questione Taiwan e il principio dell'unica Cina», lanciando anche «un segnale sbagliato» alle forze indipendentiste e secessioniste dell'isola. 

Insomma anche se una guerra aperta sembra ancora lontano, la situazione del Pacifico continua a essere una polveriera pronta a esplodere.  

Esercitazioni militari congiunte di Russia e Cina 

Di tutta risposta Pechino ha iniziato uno sfoggio di muscoli in piena regola con il suppporto del Cremlino. Sul mare conteso dell'oceano Pacifico le navi russe e cinesi hanno iniziato le esercitazioni militari congiunte. «Gli equipaggi condurranno manovre tattiche congiunte» si legge sul canale ufficiale di Telegram del ministero della Difesa russo «si occuperanno della organizzazione delle comunicazioni tra le navi del gruppo, condurranno una serie di esercitazioni con tiro pratico di artiglieria e forniranno elicotteri». Un'operazione volta a «Rafforzare la cooperazione navale tra la Federazione Russa e la Repubblica popolare cinese, mantenere la pace e la stabilità nella regione Asia- Pacifico, monitorare l'area marittima, nonché proteggere l'attività economica marittima della Federazione Russa e della Cina». 

Putin e Xi si incontrano a Samarcanda 

A chiudere simbolicamente  il cerchio e rinsaldare un nuovo patto tra Mosca e Pechino l'incontro atteso a breve tra Putin e Xi a Samarcanda, per il XXII vertice dei leader dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). Si tratta del primo incontro tra i due leader da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Una sorta di test della promessa di partnership e amicizia «senza limiti» dei leader cementata dal comune rancore verso l'Occidente.

La cornice in cui avviene è eloquente: un'organizzazione nata per sfidare apertamente la "Pax americana" nell'area dell'oceano pacifico. La Shangai Cooperation Organisation ufficialmente nata su impulso della Cina per combattere terrorismo e separatismo, raduna la Russia e altri paesi dell'asia centrale ( Kazakhstan, Uzbekistan, Kyrgyzstan e Tajikistan) e anche dal 2017 India e Pakistan. Negli anni ha ampliato i suoi orizzonti, dalla cooperazione in ambito sicurezza anche allo sviluppo economico e geostrategico. Al centro la Nuova Via della Seta, l'ambizioso progetto di Pechino di un'integrazione economica in Asia e nel subcontinente Indiano. Insomma se la crezione di un ordine economico alternativo a quello dominato dall'euro e dal dollaro sembra ancora lontana, il campo non-occidentale sta trovando comunque nuovi aderenti. 

Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 07:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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