Bielorussia, dall'acciaio al legname scattano le sanzioni Ue anche contro Minsk

Congelati i patrimoni di ufficiali e politici che hanno supportato l'invasione di Putin.

Giovedì 3 Marzo 2022 di Marco Conti
Bielorussia, dall'acciaio al legname scattano le sanzioni Ue anche contro Minsk

Su Aljaksandr Lukanka, presidente della Bielorussia, si abbatte il sesto pacchetto di sanzioni, e potrebbe non finire qui.

La Casa Bianca ha infatti annunciato nuove sanzioni contro la Russia, ma anche contro la Bielorussia, in coordinamento con gli alleati. Le nuove misure colpiranno la difesa russa, l'import di tecnologia per la raffinazione del petrolio da parte di Mosca, l'import di materiale ad alta tecnologia da parte di Minsk e da tutti coloro che supportano l'esercito russo e bielorusso. Vietati anche i voli russi nello spazio aereo Usa. Nel comunicato diffuso dal Dipartimento di Stato si legge anche che sono state colpite ventidue società russe, tra cui alcune che «producono veicoli e aerei da combattimento, missili e droni per le forze armate russe». Restrizioni sono state imposte sulle esportazioni di prodotti necessari per le raffinerie russe. Anche la Banca Mondiale ha deciso la sospensione, con effetto immediato, di tutti i programmi in Russia e Bielorussia.

I fondi

Giro di vite pesante anche nel confronti di Minsk che si aggiunge a quello dei mesi scorsi a seguito dell'uso strumentale che Minsk ha fatto nei mesi scorsi dei migranti. La Bielorussia è stata colpita da ben cinque pacchetti di sanzione così come aveva preannunciato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. «Prenderemo di mira l'altro aggressore in questa guerra, il regime di Aleksandr Lukashenko, che è complice dell'attacco feroce all'Ucraina. Colpiremo il regime bielorusso con nuove sanzioni».
Ieri a Bruxelles dalle parole si è passati ai fatti con sanzioni, che potrebbero anche non essere le ultime, per il supporto dato dal regime di Minsk alla Russia di Putin nell'invasione dell'Ucraina. Sotto la scura dell'Unione Europea finiscono beni e persone bielorusse. Le restrizioni all'esportazione colpiscono per lo più i prodotti utilizzati per la fabbricazione del tabacco e di combustibili minerali, sostanze bituminose e prodotti a base di idrocarburi gassosi, prodotti a base di cloruro di potassio (fertilizzanti), legno, cemento, prodotti siderurgici e in gomma.


Inoltre «per aver agito contro l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina» sono stati colpiti da misure restrittive ventidue ufficiali dell'esercito bielorusso di alto grado. Se si sommano i provvedimenti assunti da Bruxelles sono ora sotto sanzione, e quindi con divieto di circolazione nei Paesi Ue, un totale di 702 persone e 53 organizzazioni che hanno i beni congelati e sui quali è scattato il divieto di mettere fondi a disposizione sia delle persone che delle organizzazioni. Il divieto di viaggio applicabile alle persone elencate impedisce loro di entrare o transitare nel territorio della Ue.

Ulteriori restrizioni sono state imposte all'esportazione in Bielorussia di beni e tecnologie «a duplice uso», ovvero pacifico e militare, e a tutte le tecnologie avanzate che potrebbero contribuire allo sviluppo militare, tecnologico, della difesa e della sicurezza della Bielorussia. Il divieto di esportazione salva i contratti in essere per un massimo di tre mesi e colpisce duramente la Bielorussia che esporta per il 70% verso i Paesi dell'Unione, per un valore che sfiora i sei miliardi. L'inasprimento delle sanzioni, decise ieri dai ventisette ambasciatori dell'Unione e che colpiscono esponenti politici e militari bielorussi, entreranno in vigore appena pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Ovviamente effetti negativi sono destinati ad abbattersi anche sui Paesi europei. Il blocco dell'esportazione di potassio rischia di produrre un ulteriore rialzo dei prodotti agricoli. Il prezzo dei concimi a contenuto di potassio, denuncia la Coldiretti, erano già schizzati da 450 a 850 euro a tonnellata.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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