Sono almeno otto i serbatori di petrolio incendiati in un presunto attacco di elicotteri ucraini a un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod, secondo quanto scrive la Tass che cita fonti locali.
Otto serbatoi in fiamme
Sono 8 i serbatoi in fiamme. Non ci sono invece feriti, come sembrato in un primo tempo. Il sindaco della città Anton Ivanov, secondo quanto riporta la Tass, spiega che «secondo un'informazione aggiornata, i due dipendenti che erano sul posto nel momento dell'esplosione non sono feriti», ha scritto.
Dall'Ucraina: attacco sotto falsa bandiera
«Il Cremlino accusa gli elicotteri ucraini di aver attaccato una struttura petrolifera a Belgorod, a 40 km dal confine con l'Ucraina. Questo è un attacco sotto falsa bandiera russa alle proprie città per giustificare l'escalation della guerra, per intimidire i cittadini e organizzare la mobilitazione in Russia». Lo sostiene Maria Avdeeva, direttrice dell'European Expert Association.
La smentita di Kiev
Un alto funzionario della sicurezza ucraino ha negato le accuse di Mosca secondo cui Kiev sarebbe responsabile dell'attacco ad un deposito petrolifero nella città russa di Belgorod. «Per qualche motivo dicono che siamo stati noi, ma secondo le nostre informazioni questo non corrisponde alla realtà», ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov alla televisione nazionale. Lo riporta il Guardian, citando la Reuters.
Ritiro parziale truppe russe da Kiev
Nel frattempo, lo stato maggiore dell'esercito ucraino ha affermato oggi che è proseguito il ritiro parziale delle unità delle forze di occupazione russe dal nord della regione di Kiev verso il confine di stato con la Repubblica di Bielorussia. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian. Sono registrate colonne che comprendono anche veicoli civili (camion, autobus, minibus, automobili) che sono stati rubati dai russi, sostiene Kiev, durante l'occupazione temporanea dei territori. «Inoltre, il nemico effettua la rimozione delle proprietà saccheggiate», sostiene lo Stato maggiore. Nel frattempo l'esercito ucraino ha respinto 7 attacchi nelle direzioni di Donetsk e Lugansk. «Le forze alleate hanno respinto 7 attacchi nemici nelle direzioni di Donetsk e Lugansk durante il giorno. I nostri soldati hanno distrutto 3 carri armati, 2 veicoli corazzati, 2 veicoli e 2 sistemi di artiglieria. Anche un missile Orlan-10 è stato abbattuto», si legge.