Un numero verde gratuito in Australia per aiutare a risolvere le questioni etiche legate alla pandemia di coronavirus: se denunciare un picnic avvenuto senza distanziamento sociale o un conoscente che ha partecipato a una protesta illegale contro il lockdown, oppure come conciliare il proprio lavoro con la didattica a distanza dei figli. Lo gestisce l'Ethics Centre con i suoi cosiddetti «operatori di orientamento» volontari, che non offrono consigli nè risposte, ma pongono domande poichè - spiega la direttrice Michelle Bloom al Sydney Morning Herald - l'obiettivo della hotline non è quello di fornire consigli.
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Il 92% delle persone che finora hanno chiamato il numero verde riferisce che gli operatori del centro li hanno assistiti nel trovare una maniera migliore di pensare e di decidere su un problema e il 90% dice di sentirsi meglio, spiega Bloom. «È molto incoraggiante… Siamo convinti della nostra ipotesi, secondo cui le migliori risposte e i migliori consigli stanno nella persona stessa», aggiunge la direttrice del centro.
«La maggior parte delle persone che chiamano sentono di essere arrivate a una decisione già entro la fine della chiamata, o hanno fiducia di avere gli strumenti per superare la paralisi decisionale», sottolinea.