Olocausto: è morto Reinhold Hanning, tra i boia di Auschwitz. Complice di 170mila morti

Giovedì 1 Giugno 2017
Hanning
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È morto Reinhold Hanning, l'ex guardia del campo di concentramento di Auschwitz condannato lo scorso anno a cinque anni di carcere dalla corte di Detmold, nella Germania nord occidentale, in quello che probabilmente è stato uno degli ultimi processi legati all'Olocausto. Lo ha riferito il suo avvocato. Hanning, 95 anni, era stato accusato di complicità nella morte di 170mila prigionieri del campo, la maggior parte dei quali ebrei.

Entrato volontariamente nei ranghi delle truppe naziste di Adolf Hitler all'età di 18 anni, Hanning è stato il guardiano di Auschwitz fra il 1943 e il 1944 ed era presente al campo durante la cosiddetta Operazione Ungheria, che ha visto la deportazione di 425.000 ebrei ungheresi ad Auschwitz nel 1944.
Durante la sua permanenza arrivarono 92 convogli carichi di ebrei deportati. Molti furono subito uccisi nelle camere a gas, altri furono vittime di esecuzioni di massa o morirono di stenti.
Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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