Guerra dei droni, attacco alla nave russa Ivan Khurs sul Mar Nero. Mosca: «Lo abbiamo sventato»

L'imbarcazione sorveglia due gasdotti. Giallo per un drone statunitense partito da Sigonella alla volta della Crimea

Mercoledì 24 Maggio 2023 di Stefania Piras
Guerra Ucraina, attacco alla nave spia russa Ivan Khurs sul Mar Nero: distrutti tre droni marini

Si alza la tensione nel Mar Nero. La Russia ha denunciato un attacco con droni marini all'altezza dello Stretto del Bosforo. Mosca sostiene di averli distrutti. E c'è stata anche una missione di ricognizione di un drone americano partito dalla base Nato di Sigonella al largo della costa della Crimea.

I droni sono sempre più utilizzati per raccogliere informazioni, per sorvegliare ma servono anche a colpire obiettivi.

Oltre alla "classica" funzione di ricognizione sperimentata fin qua, con questo attacco si nota, dunque, un salto di qualità.

Attacco alla nave militare Khurs sul Bosforo: distrutti tre droni marini

L'attacco con droni marini sarebbe avvenuto oggi, all'alba alle 5.30. Il ministero della Difesa russo scrive di una nave militare russa attaccata all'altezza dello Stretto del Bosforo, nel Mar Nero. La nave è la Ivan Khurs che svolge attività di sorveglianza sui due gasdotti russi verso la Turchia, il Turks Stream e il Blue Stream, nella zona di interesse economico esclusivo della Turchia. L'operazione è stata sventata perché - sostiene Mosca - la Khurs ha distrutto tre droni marini con le armi di bordo. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa della Russia, Igor Konashenkov. Non ha precisato se la nave abbia riportato danni ma ha detto che continua a svolgere la sua missione. 

Secondo il ministero, citato dall'agenzia Ria Novosti, il tentativo di attacco è avvenuto circa 140 chilometri a nord-est del Bosforo quando i tre droni sono stati lanciati contro la Khurs della flotta del Mar Nero. È stato pubblicato anche un video in cui si vedono delle esplosioni in mare, vicino alla nave. 

Nel lancio dell'agenzia russa questo attacco viene accostato a quello contro il Nord Stream. Si legge che la flotta russa ha rafforzato la protezione dei gasdotti dopo «l'attacco terroristico ai Nord Streams» dello scorso 26 settembre in cui la Russia ha perso di fatto l'uso dei suoi gasdotti sul Baltico. 

Perché sono così importanti i gasdotti sorvegliati dalla nave Khurs? TurkStream trasporta il gas verso ovest dalla penisola russa di Taman attraverso il Mar Nero fino a un punto a ovest del Bosforo, sulla costa della Turchia europea. Il Blue Stream, invece, attraversa il Mar Nero orientale da nord a sud, approdando nel porto turco di Samsun, a circa 700 km a est del Bosforo. Si tratta, quindi, di hub energetici importantissimi per la Russia.  

La Ivan Khurs è una nave spia militare. È progettata «per fornire comunicazioni, gestione della flotta e intelligence radio. La sua lunghezza è di 95 metri, larghezza - 16 metri, velocità - 16 nodi, autonomia di crociera - 8000 miglia, equipaggio - 131 persone. Per le sue caratteristiche tattiche e tecniche, è significativamente superiore agli analoghi delle generazioni precedenti».

Accordo sul grano

Il Mar Nero è una zona ad alta tensione anche per un altro motivo. Pochi giorni fa è stato prorogato l'accordo sul grano. La Russia ha accettato di estendere per altri due mesi l'accordo che consente all'Ucraina di esportare grano in sicurezza dai suoi porti marittimi. Quelle esportazioni di vitale importanza: la guerra ha sconvolto il quadro della sicurezza alimentare di paesi come l’Egitto o la Tunisia che subiscono un’impennata dell’inflazione alimentare senza precedenti. 

Ieri, però, nel porto ucraino di Pivdenny, vicino a Odessa, sono state interrotte le operazioni di trasporto dei cereali perché la Russia non ha permesso l'ingresso alle navi, bloccando di fatto l'accordo. Un funzionario ucraino, citato dal Guardian, ha parlato di «grave violazione». L'Onu, che insieme alla Turchia ha mediato l'accordo e la sua estensione, ha espresso ieri preoccupazione per il fatto che nel porto di Pivdenny non è entrata alcuna nave dal 2 maggio nonostante faccia parte dell'accordo. Anche l'ingresso delle navi nei porti di Odessa e Chornomorsk sarebbe stato limitato.

 

Drone Usa partito oggi da Sigonella

Oggi c'è stata anche una missione di ricognizione sul Mar Nero. Un drone americano è arrivato al largo della costa della Crimea. Lo riporta Rbc-Ucraina, che cita il servizio Flightradar24.

Si tratta di un drone RQ-4 Global Hawk (Falco globale). Il velivolo, secondo il sito web di monitoraggio dei voli, è decollato stamattina dalla base Usa di Sigonella (Catania), ha attraversato lo spazio aereo di diversi Paesi europei a un'altitudine di 18.000 metri e si è diretto verso il Mar Nero. Questo tipo di drone è in grado di volare ad una velocità fino a 575 km/h e ha un'autonomia di 34 ore. Già il 17 marzo scorso un RQ-4 Global Hawk era apparso sui radar del sito sul Mar Nero.

L'RQ-4 Global Hawk, prodotto dalla società statunitense Northrop Grumman, può sorvegliare in un periodo di 24 ore fino a 100.000 chilometri quadrati di territorio, ovvero un'area delle dimensioni della Corea del Sud o dell'Islanda. Il drone viene utilizzato come piattaforma Hale (High Altitude Long Endurance) per la raccolta di informazioni a supporto di operazioni militari in tutto il mondo. In particolare, le sue capacità di sorveglianza consentono un più preciso puntamento delle armi e una migliore protezione delle forze amiche.

Drone a supporto di operazioni militari

L'RQ-4 Global Hawk è dotato di una suite di sensori integrata che fornisce capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione globale per tutte le stagioni, di giorno e di notte. Fornisce una copertura quasi in tempo reale utilizzando sensori di intelligence di immagini (IMINT), di segnali (SIGINT) e di indicatori di bersagli mobili (MTI).

Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 16:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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