AstraZeneca, gli Usa fermano la produzione in uno stabilimento: «Noi non avremo bisogno di questo vaccino»

Domenica 4 Aprile 2021
AstraZeneca, gli Usa fermano la produzione in uno stabilimento: «Noi non avremo bisogno»
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Il governo degli Stati Uniti ha fermato lo stabilimento di produzione di Baltimora, quello dove sono andate distrutte 15 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson, sviluppato da AstraZeneca: lo ha riferito il New York Times.

J&J ha fatto sapere in una dichiarazione che si sta «assumendo la piena responsabilità per quanto riguarda la produzione di sostanze farmaceutiche per il suo vaccino Covid presso la struttura Emergent BioSolutions Inc. Bayview». Ma l'azienda non ha specificato se prenderà in consegna l'impianto. 

Il New York Times ha riferito che AstraZeneca ha dichiarato che collaborerà con l'amministrazione del presidente Joe Biden per trovare un sito alternativo. La mossa del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti renderà la struttura di Emergent BioSolutions dedicata esclusivamente alla produzione del vaccino monodose Johnson & Johnson e ha lo scopo di evitare confusione - sempre secondo il rapporto del giornale - che cita due alti funzionari sanitari federali. Il principale medico di malattie infettive del governo degli Stati Uniti ha detto alla Reuters che il paese potrebbe «non aver bisogno del vaccino di AstraZeneca, anche se otterrà l'approvazione»

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«La mia sensazione generale è che, visti i rapporti contrattuali che abbiamo con un certo numero di aziende, abbiamo abbastanza vaccini per soddisfare tutte le nostre esigenze senza utilizzare AstraZeneca», ha detto Anthony Fauci. Nella scorsa settimana lo stesso Fauci si era reso protagonista di una polemica a distanza con l'azienda anglo-svedese. Dopo la presentazione dei risultati dell'interim sull'efficacia del vaccino, il consigliere aveva lasciato intendere la scarsa attendibilità di quei risultati giudicati "datati". Eppure, come promesso, AstraZeneca presentò dopo appena 48 ore i dati nuovi che non solo confermavano i risultati registrati in precedenza, ma vedevano anche migliorare il dato sull'efficacia negli over 65.

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Gli Stati Uniti intanto, mantengono ancora il blocco dell'export. Anche a causa di questa politica protezionistica l'Europa è stata costretta a rivedere al ribasso le consegne previste per questo tipo di vaccino nel primo e secondo trimestre. In Italia, tra aprile e giugno, si prevede l'arrivo di 10 milioni di dosi AstraZeneca. Inizialmente la tabella prevedeva l'arrivo di 20 milioni di dosi. La metà di queste dipende dalle eventuali forniture da stabilimenti presenti in paesi extra Ue.

 

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 18:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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