Archie Battersbee, la Corte d'appello di Londra: «Staccare la spina». Poche ore prima il padre del 12enne colpito da un infarto

Il bambino è in coma dal 7 aprile dopo aver perso conoscenza a causa di un gioco finito male su TikTok

Lunedì 25 Luglio 2022
Gran Bretagna, via libera a staccare la spina al 12enne Archie. La madre: mi ha stretto la mano

Appello respinto: tra 48 ore i medici potranno "staccare la spina" al 12enne Archie Battersbee legalmente, nonostante l'opinione contraria della famiglia. La sentenza della corte d'appello di Londra sembra essere ormai l'ultimo capitolo della maratona giudiziaria iniziata dai genitori del piccolo, la madre Hollie Dance e il padre Paul Battersbee con il supporto di cittadini e avvocati Pro-Life. Ora l'ultima via percorribile dalla famiglia per impedire la morte del ragazzo (che secondo il parere dei medici è già celebralmente morto) sarebbe il ricorso alla Cedu (corte europea dei diritti dell'Uomo). 

 

Archie è svenuto dopo la sfida su TikTok 

Lo scorso 7 aprile Archie era stato trovato privo di sensi nella sua casa di Southend, in Gran Bretagna, probabilmente, secondo la testimonianza della madre, a seguito di una sfida su TikTok finita male. Da allora è in coma, non si è più risvegliato e i medici del Royal London Hospital ritengono molto probabile la morte delle cellule celebrali.

Tuttavia la madre Hollie sostiene che il piccolo abbia più volte stretto la sua mano e che abbia aperto anche gli occhi in più occasioni. 

La sentenza: via libera a staccare la spina 

Vista la condizione clinica del 12enne, i medici hanno valutato che la scelta migliore era "staccare la ventilazione automatica" . La famiglia si è opposta rivolgendosi al giudice che in primo e secondo grado, il 13 giugno e il 15 luglio, ha appoggiato la decisione dell'ospedale. La richiesta di un ricorso in terzo grado è stata bocciata dalla Corte d'Appello di Londra, che oggi ha riconosciuto come legalmente valide le motivazioni che autorizzano i medici e mettere fine alla vita di Archie Battersbee. Per il giudice la  scelta dell'ospedale sarebbe presa «nel miglior interesse» del bambino, visto che, secondo i medici sarebbe «inutile» tenerlo ancora in vita attraverso la ventilazione assistita, data la diagnosi di morte delle cellule cerebrali «altamente probabile» fatta dal Royal London Hospital che lo ha in cura.

La mamma: «Finchè non si arrende, io non mollo»

Gli avvocati della famiglia avevano chiesto di rinviare la lettura della sentenza in quanto il padre di Archie ha avuto un malore ed è stato ricoverato in ospedale. La madre del bambino, Hollie Dance, si è detta «devastata», e «disgustata» dall'atteggiamento sia dei medici, sia dei giudici. Dopo la sentenza ha detto: «Non è nell'interesse di Archie morire. "Morte pianificata" è un altro nome per l'eutanasia, illegale in questo paese.
"Spetta a Dio decidere cosa deve accadere ad Archie. Finché Archie combatte per la sua vita, non posso tradirlo. Finché Archie non si arrende, io non mollo». La donna, che ha più volte espresso le proprie opinioni online, si dice convinta «in quanto mamma» che il figlio possa ancora riprendersi, avendole «stretto la mano» dal suo letto d'ospedale. 

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 22:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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