NEW YORK - Bill Gates rompe le righe dei colossi della tecnologia e si mette al fianco dell'Fbi nella vicenda dello sblocco dell'iPhone del killer di San Bernardino, la strage del 2 dicembre scorso in cui morirono 14 persone.
In una intervista al Financial Times il cofondatore di Microsoft dice di non essere d'accordo con il numero uno di Apple Tim Cook sul fatto che sbloccare un iPhone vuol dire mettere a rischio la sicurezza di tutti. «Questo è un caso specifico, non generale, in cui il governo chiede informazioni», dice Gates che paragona la richiesta dell'Fbi a quella fatta su un particolare conto corrente bancario. Gates, però, si augura che in futuro ci siano regole precise per questi casi.
Twitter, Google e Facebook si sono schierate dalla parte di Apple, sostenendo il rifiuto di eseguire la richiesta della polizia. Gates ha sottolineato invece che la richiesta di aiuto tecnologico dell'FBI a Apple non è diversa da quella rivolta a una società telefonica o a una banca e che dunque è necessario collaborare.
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