Russia, Anatoly Gerashchenko: l'ex capo del Moscow Aviation Institute cade dalle scale e muore

In un comunicato stampa rilasciato dall’organizzazione, la morte del settantatreenne viene descritta come «il risultato di un incidente»

Mercoledì 21 Settembre 2022
Mosca, nuovo decesso misterioso: l'ex capo del Moscow Aviation Institute cade dalle scale e muore

Un’altra morte sospetta in Russia: Anatoly Gerashchenko, l’ex capo del Moscow Aviation Institute (MAI), è morto martedì dopo una misteriosa caduta dalle scale all’interno della sede dell’istituto.

In un comunicato stampa rilasciato dall’organizzazione, la morte del settantatreenne viene descritta come «il risultato di un incidente». Nel testo viene anche aggiunto che la sua prematura scomparsa è stata una «perdita colossale per il MAI e per la comunità scientifica e pedagogica».

 

Anatoly Gerashchenko, la morte dopo la «caduta da una grande altezza»

L’agenzia di stampa russa Izvestia, citando una fonte anonima, ha riferito che Gerashchenko «è caduto da una grande altezza» ed è precipitato per diverse rampe di scale. Una caduta che gli sarebbe stata fatale. Intanto il Moscow Aviation Institute ha incaricato una commissione di indagare sul caso. Gerashchenko, che dopo avere occupato le posizioni al vertice dell’istituto è diventato consigliere dell’attuale capo del MAI, aveva stretti legami con il ministero della Difesa russo. Era stato alla guida del Moscow Aviation Institute dal 2007 al 2015. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti dal governo, tra cui la medaglia “Merit to the Fatherland”. Il suo è l’ultimo di una lunga serie di decessi misteriosi di soggetti un tempo vicini al governo russo e al presidente Putin.

Le altre morti misteriose 

Ma andiamo indietro fino a gennaio. Il 29 del mese Leonid Shulman, 60 anni, capo del servizio di trasporto di Gazprom Invest, viene trovato morto nel bagno della sua villa. Il giorno successivo l’inizio della guerra in Ucraina, il 25 febbraio, Alexander Tyulyako, 61 anni, manager di spicco di Gazprom, è impiccato nel garage del suo cottage. Tre giorni dopo tocca a Michael Watford, 66 anni, di origini ucraine: il cadavere è in un garage, nella sua casa del Surrey. Il quarto nome è quello di Vasily Melnikov: il 23 marzo il suo corpo senza vita è accanto a quello della moglie e dei due figli. Il 18 aprile muore Vladislav Avaev. Si sarebbe tolto la vita dopo avere ucciso moglie e figlia. Il 21 aprile, Sergeij Protosenya, 55 anni, top manager di Novatek, muore in una villa a Lloret de Mar. Anche lui viene ucciso insieme alla moglie e alla figlia. Poi tocca ad Andrei Krukowski, 37 anni, direttore del resort sciistico della Gazprom a Krasnaya Polyana: sarebbe caduto da un scoglio a Sochi. Il 7 maggio muore Alexander Subbotin, durante un trattamento sciamanico a cui si sottoponeva spesso. Il nono nome è quello di Yevgeny Palant: il suo cadavere nudo viene trovato accanto a quello della moglie e della figlia ventenne. Il decimo è quello di Yuriy Voronov, titolare di Astra-shipping. Il corpo senza vita era nella piscina della sua villa: secondo gli inquirenti si sarebbe tolto la vita dopo una disputa con alcuni soci. Il 14 agosto, è il turno di Dan Rapoport, critico nei confronti di Putin, precipitato da un palazzo di Washington.

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