Trenta attivisti per la difesa dei diritti umani hanno lanciato un appello in cui chiedono che all'oppositore russo in carcere Alexei Navalny siano fornite adeguate cure mediche per i forti dolori alla schiena e alle gambe che accusa da tempo. «Sembra che lì lo stiano lentamente uccidendo.
Navalny ha annunciato uno sciopero della fame e ha promesso che continuerà a digiunare finché non gli saranno fornite adeguate cure mediche. Il trascinatore delle proteste anti-Putin ha anche accusato le autorità di «torture tramite privazione del sonno»: racconta infatti di essere ufficialmente considerato a rischio di fuga e che per questo nella notte le guardie lo svegliano ogni ora, otto volte a notte, per controllare che sia in effetti al suo posto.
How dissident Alexei Navalny's new standoff with Russia's Putin could play out https://t.co/2a22lvXDhs
— Los Angeles Times (@latimes) April 2, 2021
L'Ue è «preoccupata che all'oppositore russo Alexei Navalny venga negato l'accesso alle cure mediche e che sia soggetto alla privazione del sonno. Ciò costituisce una violazione della Russia ai suoi obblighi riguardo la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (Uncat) e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani (Echr-Cedh)». Lo scrive su Twitter Nabila Massrali, una delle portavoce dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, precisando che «L' Ue continua a chiedere il rilascio immediato e incondizionato di Navalny e un'indagine completa sull'avvelenamento».