Al Qaeda si finanzia con i riscatti dei rapiti europei: l'inchiesta del New York Times

Mercoledì 30 Luglio 2014
Al Qaeda si finanzia con i riscatti dei rapiti europei: l'inchiesta del New York Times
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Rapire gli europei per ottenere riscatti diventata una della maggiori attivit di finanziamento di Al Qaida.



125 milioni di dollari Secondo un'indagine del New York Times, al Qaida e i suoi affiliati hanno guadagnato almeno 125 milioni di dollari dai rapimenti di europei dal 2008, di cui 66 milioni pagati lo scorso anno. I rapimenti sono diventati un'attivita in crescita per Al Qaida e l'Europa, con il pagamento dei riscatti, è uno dei maggiori sostenitori dell'organizzazione: nel 2003 i rapitori ricevevano circa 200.000 dollari per ostaggio, ora ricevono circa 10 milioni di dollari, fondi che - secondo il New York Times, che mette in evidenza come i governi europei neghino i pagamenti - sono circa la metà dei ricavi operativi di Al Qaida.



Chi paga e chi no Dal 2008 quasi tutti i principali governi europei - insieme a quelli di Paesi come il Canada, l'Oman e il Qatar - hanno versato nelle casse di al Qaida per liberare propri cittadini rapiti e tenuti in ostaggio, a differenza di Usa e Regno Unito che - sottolinea il Times - finora hanno rifiutato tale approccio.



Business in espansione Dalle interviste ad ex ostaggi, ex mediatori ed ex 007 occidentali emerge come i rapimenti a fine di riscatto siano oramai diventata la fonte di finanziamento più redditizia di al Qaida. Un business in piena espansione, con un riscatto medio passato dai 200 mila dollari ad ostaggio del 2003 a cifre ben più elevate che possono arrivare fino a 10 milioni di dollari. Non a caso rispetto a una decina di anni fa, quando le uccisioni degli ostaggi erano all'ordine del giorno, oggi le liberazioni sono molto più frequenti.



Fiumi di denaro Dei 125 milioni circa pagati in sei anni soprattutto dalle cancellerie europee - spiega ancora il Nyt - 91,5 milioni sono andati ai gruppi di al Qaida del Maghreb, 5,1 milioni a quelli del Shabab, e 29,9 milioni a quelli della Penisola Arabica. Tra i Paesi pagatori in testa c'è la Francia con 58,1 milioni, seguita da Qatar e Oman (20,4 milioni), Svizzera (12,4 milioni) Spagna (11 milioni) e Austria (3,2 milioni). Nel caso della liberazione di un ostaggio italiano e due spagnoli nel 2011 e 2012, costata complessivamente circa 10,8 milioni di dollari, non è stato possibile determinare chi abbia versato la somma.
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