La ricerca continua per trovare una cura all'Aids. Un anticorpo monoclonale ha dimostrato di bloccare nelle scimmie l'infezione del virus Hiv responsabile dell' Aids e potrebbe essere sperimentato nell'uomo nel 2022. I risultati, relativi agli effetti dell'anticorpo chiamato leronlimab, sono pubblicati sulla rivista Nature Communications dal gruppo americano guidato dall'Università dell'Oregon. «I nostri risultati indicano che questo anticorpo potrebbe essere una nuova arma contro l'epidemia di Hiv», osserva il coordinatore della ricerca Jonah Sacha, dell'Istituto di vaccini e terapia genica del Centro nazionale dell'Oregon per la ricerca sui primati.
Hiv e Covid, dalle nuove terapie alla prevenzione: «Come difendersi»
I ricercatori hanno studiato il modo in cui l'anticorpo si lega a una delle principali porte d'ingresso del virus Hiv nelle cellule, ossia il recettore CCR5. «Il potenziale è rivoluzionario perché siamo in grado di avere uno strumento in grado di imitare le mutazioni genetiche del recettore CCR5 che rendono alcuni individui immuni all'infezione», aggiunge un altro autore della ricerca, l'immunologo Lishomwa Ndhlovu, del Weill Cornell Medicine in New York.