Aereo caduto in Sinai, anche EasyJet e Lufthansa fermano voli. Migliaia bloccati in Egitto

Sabato 21 Novembre 2015
Aereo caduto in Sinai, anche EasyJet e Lufthansa fermano voli. Migliaia bloccati in Egitto
1

«Nessuna ipotesi può essere esclusa» sul disastro aereo nel Sinai, «ma allo stesso tempo non ci sono le basi per accreditare una delle versioni come più o meno plausibile: lo può fare solo l'inchiesta».

Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, esortando alla prudenza dopo che ieri l'intelligence Usa ha parlato di una bomba a bordo.

«È più probabile che sia stata una bomba» piuttosto che no a causare il disastro dell'Airbus russo nei cieli del Sinai, ha invece detto oggi alla Bbc il premier britannico, David Cameron, difendendo come una necessaria precauzione di sicurezza la decisione di fermare tutti i volti britannici da e per Sharm el Sheikh.

Il Cremlino. «Qualsiasi versione delle cause dell'accaduto può essere avanzata solo dalle indagini», ha dichiarato Peskov rispondendo a una domanda sulla decisione della Gran Bretagna di sospendere tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato «un ordigno esplosivo» a provocare il disastro dell'Airbus russo. «Tutte le altre supposizioni - ha proseguito il portavoce del Cremlino, citato dalla Tass - hanno un carattere, diciamo, di informazione non verificata o di speculazione». Il premier russo Dmitri Medvedev ha ordinato al ministero dei Trasporti di collaborare con le autorità dei paesi su cui volano gli aerei russi per adottare misure di sicurezza addizionali.

Voli sospesi. Intanto Londra sospende tutti i suoi voli. È «un diritto sovrano della Gran Bretagna»: il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha commentato così la decisione di Londra di sospendere tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato «un ordigno esplosivo» a provocare il disastro dell'Airbus russo. Anche l'Ucraina blocca i voli delle proprie compagnie sul Sinai. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina secondo quanto riporta il Guardian. In precedenza il ministro per l'Aviazione civile egiziano aveva affermato che nella giornata di oggi erano attesi 8 voli dall'Ucraina verso Sharm el-Sheikh.

Le indagini. Dalle indagini in corso sull'incidente della scorsa settimana nel Sinai, dove un aereo russo è precipitato al suolo, non sono emerse prove su un'esplosione a bordo. Lo ha precisato il ministro egiziano dell'Aviazione civile, Hossam Kamal, in un comunicato. «La squadra di inquirenti - si legge - non ha al momento dati o prove che confermino questa ipotesi», che quindi «non si fonda su fatti».

Il ministro ha aggiunto che i voli internazionali continuano ad arrivare a Sharm el-Sheikh, l'aeroporto da cui era partito l'aereo russo lo scorso 31 ottobre, e tra questi si contano anche 23 voli dalla Russia previsti solo per oggi. Altri otto sono in arrivo dall'Ucraina, tre dall'Italia, uno dalla Turchia, due dall'Arabia Saudita, uno dalla Giordania e uno dal Belgio. Per il ministro, tutti gli aeroporti egiziani rispettano gli standard internazionali di sicurezza.

Easyjet e Lufthansa cancellano i voli, anche quelli da Milano, per Sharm El Sheikh. Quelli programmati per oggi (Easyjet) dalla compagnia low cost verso la località egiziana erano quattro da Londra, uno da Manchester e uno da Milano Malpensa. Poichè EasyJet è una compagnia aerea inglese anche il volo da Milano rientra nella raccomandazione del governo del Regno Unito.

A seguito della decisione del Governo del Regno Unito di sconsigliare i voli da e per l'aeroporto di Sharm El Sheikh, EasyJet ha cancellato oggi i suoi voli da e per la località del Mar Rosso. La compagnia spiega in una nota che manterrà i voli sotto osservazione, in attesa di nuove informazioni dal governo inglese.

Sono 180 i passeggeri che sarebbero dovuti rientrare in serata a Malpensa, da Sharm El Sheikh con il volo di ritorno cancellato in partenza da Milano. La compagnia precisa che in collaborazione con il governo britannico sta mettendo a punto un piano di intervento per riportare in passeggeri in Italia. Il volo era previsto in atterraggio alle 20,50.

I 180 passeggeri si sarebbero dovuti imbarcare alle 17.10 da Sharm el Sheikh. Easy Jet si sta organizzando anche per i passeggeri che hanno in programma il viaggio di ritorno nei prossimi giorni. A Malpensa l'annullamento del volo delle 11.10 per Sharm non ha provocato, a quanto si apprende, particolari disagi. I viaggiatori erano stati avvisati in anticipo e hanno potuto decidere se posticipare il viaggio, cambiare destinazione o chiedere il rimborso del biglietto.

Rimborsi: cosa fare. I passeggeri che hanno prenotato un volo per Sharm El Sheikh nelle prossime due settimane potranno chiedere un rimborso o cambiare la propria prenotazione con una data o una destinazione alternativa senza spese, prosegue la società aerea segnalando che sta facendo «tutto il possibile» per informare i passeggeri coinvolti e di aver offerto pernottamenti in hotel a quelli con voli in ritardo ieri sera. EasyJet inoltre «sta lavorando a stretto contatto con il Governo del Regno Unito per accordare le modalità di rimpatrio dei passeggeri già a Sharm El Sheikh».

La sicurezza. La mancanza di sicurezza allo scalo di Sharm el Sheik viene denunciata oggi dai giornali britannici a sostegno dell'ipotesi d'un ordigno dietro il disastro dell'Airbus russo nel Sinai. Ipotesi rilanciata su tutte le prime pagine dopo la decisione del governo di Londra, definita «senza precedenti», di fermare ieri i voli da e per Sharm. Il Mail evoca poi la pista di uno scambio di valigie alla partenza del volo russo eseguito da un dipendente complice o corrotto. A Sharm restano intanto bloccati 20.000 turisti britannici.

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci