L'aereo sarebbe dovuto atterrare a Addis Abeba lunedì, ma invece di iniziare la manovra di atterraggio è rimasto in volo a 11mila metri di altezza. Il motivo? Entrambi i piloti si erano addormentati e viaggiavano con il pilota automatico.
I piloti dormono, il volo non atterra
Il volo Ethiopia Airlines ET343 stava viaggiando da Khartoum ad Addis Abeba lunedì quando si è verificato il fatto. I piloti che controllavano il Boeing 737 avrebbero dovuto iniziare la loro discesa verso l'aeroporto di Addis Abeba Bole, ma i dati del radar di volo mostrano che hanno superato la loro destinazione. La torre di controllo ha provato più volte a mettersi in contatto con la coppia di pilota, ma non ha ricevuto risposta: i due piloti dormivano. Si sono svegliati quando il pilota automatico si è disconnesso ed è suonata l'allarme. In quel momento hanno capito cosa stava succedendo e hanno provato a tornare indietro con una nuova manovra. Secondo l'Aviation Herald, i dati confermano che l'aereo era ancora a 11mila metri di altezza quando volava sopra l'aeroporto (mentre avrebbe dovuto già iniziare l'atterraggio).
I piloti hanno detto di soffrire di "Stanchezza da pilota"
«Incidente profondamente preoccupante presso la più grande compagnia aerea africana: il Boeing 737 #ET343 della Ethiopian Airlines era ancora a un'altitudine di crociera di 37.000 piedi quando ha raggiunto la destinazione Addis Abeba. Perché non aveva iniziato a scendere per l'atterraggio? Entrambi i piloti dormivano» è il twitt di Alex Macheras.
Secondo quanto riferito dai media inglesi, la coppia di piloti ha detto di soffrire di "stanchezza da pilota". Sotto il post che mostra "l'incidente" gli utenti di internet si sono scatenati con decine di commenti: «Speriamo che entrambi i piloti siano stati licenziati e che le autorità aeronautiche abbiano avviato un'indagine sugli orari di servizio dell'equipaggio ecc. di questa compagnia aerea! Grazie a Dio non è successo niente di brutto», ha scritto una persona. Altri hanno descritto l'incidente come «folle» e «non professionale e pericoloso».