Aereo si schianta nel mare di Giava con 62 persone: il Boeing 737 era decollato da Giacarta, trovati resti delle vittime. Captato segnale delle scatole nere.

Sabato 9 Gennaio 2021
Aereo di linea scompare nel mare di Giava con 62 persone: il Boeing 737 era decollato da Giacarta, trovati rottami. Il pilota non ha lanciato il mayday

Persa ogni speranza di trovare sopravvissuti dopo l'allarme di sabato mattina sul mare di Giava: testimoni riferiscono di avere visto precipitare in mare l'aereo di cui erano stati persi i contatti radio e radar poco dopo il decollo. E anche il governo indonesiano ha confermato l'incidente. Già recuperati resti delle vittime e rottami. Si tratta del volo SJ 182 della compagnia indonesiana Sriwijaya Air decollato dalla capitale Giacarta e diretto a Pontianak nella provincia di Kalimantan, sulla costa occidentale del Borneo: i collegamenti con il Boeing 737-500 si sono interrotti qualche minuto dopo la partenza dall'aeroporto internazionale Soekarno-Hatta mentre il jet bimotore si trovava a circa 3mila metri di quota, ovvero a metà dell'ascesa fino alla quota di crociera del volo di poco più di 700 chilometri della durata prevista di un'ora e 30 minuti.

 

Non risulta che il pilota abbia lanciato il mayday, il che potrebbe far ipotizzare un evento devastante che non abbia lasciato alcun margine d'azione al comandate e al suo vice.

Anche dai racconti dei pescatori, così come dai primi esami della telemetria del volo, non sembrano esservi speranze di ritrovare sopravvissuti. Le testimonianze sono state confermate dalla guardia costiera indonesiana che da ieri è impegnata nelle ricerche che si sono concentrate su una determinata zona dopo che una nave della marina militare ha captato un segnale emesso probabilmente da una delle scatole nere del Boeing. Il recupero delle parti più consistenti dell'aereo, ammesso che si proceda all'operazione, sarà facilitato dal fatto che il mare di Giava ha una prondità media di appena 50 metri.

Il pilota non ha lanciato il mayday

Pescatori delle isole Thousand, arcipelago a nord di Giacarta, hanno riferito anche di avere sentito i boati di due esplosioni, ma non è chiaro se possano essere riferiti alle ultime fasi di volo del Boeing oppure all'impatto del bimotore con il mare. Il meteo riporta cielo coperto con buona visibilità sulla zona, ma al momento del decollo, avvenuto con un'ora di ritardo, sullo scalo infuriava un temporale monsonico.

A bordo dell'aereo scomparso sono registrati 56 passeggeri, due piloti e 4 membri dell'equipaggio: fra i viaggiatori anche 3 neonati e 7 bambini. Media locali hanno subito diffuso un video in cui pescatori mostrano rottami metallici attribuiti all'aereo scomparso. Poche ore dopo la conferma ufficiale: "Questa mattina abbiamo rinvenuto oggetti appartenenti ai passeggeri e parti di cadaveri", ha detto il portavoce della polizia Yusri Yunus aggiungendo che "si sta lavorando alle identificazioni".

Il velivolo, che da 12 anni portava i colori della Sriwijaya Air, apparteneva alla generazione fra le più diffuse e affidabili nelle compagnie per le rotte medio-brevi ed era in attività dal 1994. Poi la progressiva sostituzione con aerei meno costosi per la manutenzione e con motori più efficienti.

La Sriwijaya Air è una compagnia indonesiana molto popolare che prima della pandemìa di Covid operava grazie a una flotta di nove velivoli ora per metà non utilzzati. 

I contatti con il velivolo sono stati persi, secondo le autorità indonesiane, alle 14.40 ora locale, le 7.40 in Italia.

Secondo AirNav Radarbox l'ultimo contatto è avvenuto quando il Boeing si trovava a un'altezza di 2500 metri, quota "degradata" raggiunta velocemente dopo che l'aereo aveva raggiunto i 3.500 metri durante la salita verso la quota di crociera fra i 6mila e i 7mila metri, mai raggiunta. Dalla velocità della cabrata (520 kmh) si è così passati a poco più di 260 kmh.

Poi l'aereo, o ciò che restava di esso, è precipitato definitivamente come indica anche Flightradar24 confermando la drammatica e repentina perdita della quota residua con contemporanea accelerazione fino a 660 kmh. 

Qui la ricostruzione grafica del volo

(da Flighradar24)

I trasporti aerei in Indonesia nel mirino delle autorità europee ed Usa

Il caso della Sriwijaya Air, sia pure in attesa di conferme, riporta all'attenzione ai disastri aerei in Indonesia del 2018 con la tragedia della Lion Air in cui persero la vita 189 persone e a quella del 1997 dalla Garada costata la vita a 234 persone. Più volte, in passato, non sono mancate critiche al sistema dei trasporti aerei in Indonesia anche se il dramma più recente, quello di due anni fa, è stato attribuito ai problemi tecnici del Boing 737 Max che ha portato in questi giorni l'azienda americana a patteggiare un maxi risarcimento anche per la caduta di uno di questi velivoli dell'Ethiopian Airlines costata la vita a 159 persone nel 2019. Il Boeing caduto oggi in Indonesia non ha nulla a che fare con la recente versione del 737 ora oggetto di revisioni tecniche del software che aiuta i piloti.

Dal 2007 al 2018 le compagnie aeree indonesiane sono state messe all'indice dell'Unione Europea che ne ha embargato i voli. E sempre dal 2007, ma fino al 2016, sono stte le autorità Usa a considerare poco affidabile il sistema dei trasporti aerei (organizzazione, manutenzione, servizi) di Giacarta.

Il tragitto da Giakarta a Pontianak

Le storie delle vittime

La polizia di Giacarta ha intanto chiesto alle famiglie, di fornire il Dna dei loro parenti a bordo dell'aereo precipitato così da procedere alle identificazioni. Intanto si sta procedendo al recupero delle scatole nere, che sono già state individuate. Con i detriti sono emerse anche alcune delle storie dei 50 passeggeri, tra cui 7 bambini, e dei 12 membri dell'equipaggio del Boeing. Ihsan Adhlan Hakim e Putri Wahyuni si erano sposati da poco e stavano andando a Pontianak per celebrare le nozze con un'altra parte della famiglia. Il fratello di Ihsan ha raccontato ai media locali di essere stato avvertito dalla coppia che il loro aereo era in ritardo, a causa del maltempo. Ratih Windania era incinta di quattro mesi e viaggiava assieme alla figlioletta Yumna, due anni, e al nipote Athar Rizki Riawan, 8 anni. Poco prima del decollo aveva pubblicato sul suo account Instagram un selfie in cui lei e i bambini sorridono e ringraziano i parenti per la vacanza a Giacarta. Indah Halima Putri era sull'aereo con il marito Muhammad Rizky Wahyudi e i loro bambino appena nato. Erano stati a Giacarta per il parto e stavano tornando a casa. La madre di lei è svenuta quando ha saputo dello schianto. Il comandante del Boeing, il capitano Afwan, la mattina dello schianto si era lamentato che «la sua camicia non fosse stirata», ha raccontato il nipote alla Bbc. E poi si è scusato con i suoi tre figli di doverli lasciare per un viaggio ancora una volta.

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 19:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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