Città del Vaticano – Il Parlamento Europeo condanna la sentenza del Tribunale costituzionale polacco che impone un divieto pressoché assoluto all'aborto: «mette a repentaglio la salute e la vita delle donne».
Alcuni mesi fa l’arcivescovo Stanisław Gądecki aveva tuonato contro la risoluzione del Parlamento Europeo che aveva accolto il rapporto pro-aborto dell'europarlamentare croato Matić. Gadecki aveva definito l'iniziativa priva di alcuna forza giuridica e di confini etici. Aveva poi ricordato che ogni persona ha diritto alla vita. «Questo documento riguarda – aveva detto - la salute sessuale e riproduttiva delle donne. Un linguaggio caratteristico dell’allevamento del bestiame piuttosto che dello sviluppo umano. È una risoluzione che ha superato tutti i confini etici esistenti, perché per la prima volta in questo documento l’aborto è stato definito un diritto umano».
L'irrigidimento relativo alla legge sull'aborto sta producendo conflitti intestini alla Chiesa. Nei mesi scorsi si sono registrati in diversi centri della Polonia manifestazioni di massa di cattolici davanti alle chiese per protestare contro la linea abortista dei vescovi. Nel frattempo l'Iskk, Istituto di statistica della Chiesa cattolica polacca, ha evidenziato il trend di apostasia, soprattutto tra giovani: appena il 9-9,2 percento dei giovani polacchi afferma di credere nella Chiesa o di averne un'opinione positiva in un Paese cattolico al 76 percento.