Elezioni Quirinale 2022: cabine anti-Covid e numero chiuso, nodo voto a distanza

Addio ai tradizionali “catafalchi”. Il centrodestra propone preferenze da remoto per i positivi, no dal centrosinistra

Venerdì 14 Gennaio 2022 di Barbara Acquaviti
Elezioni Quirinale 2022: cabine anti-Covid e numero chiuso, nodo voto a distanza

Elezioni Quirinale 2022: la differenza da ogni altra votazione del passato sarà ben visibile a colpo d’occhio, proprio al centro dell’emiciclo di Montecitorio.

La pandemia costringe a cambiare le regole per l’elezione del presidente della Repubblica e manda in pensione un simbolo che resisteva da trent’anni. Addio ai catafalchi: le pesanti strutture in legno in cui si transitava passando attraverso drappeggi ancora più pesanti saranno infatti sostituite da cabine elettorali, dotate di un sistema di areazione e senza tendine. La segretezza del voto sarà garantita dall’utilizzo di quinte: in pratica ai 1009 grandi elettori toccherà fare una sorta di slalom all’interno di ciascuna delle quattro postazioni a disposizione. 


LE NOVITÀ
È una delle principali novità stabilite dal collegio dei Questori di Camera e Senato in vista della seduta del 24 gennaio, quando si aprirà il gran ballo del Quirinale.
È previsto (salvo modifiche) che si proceda con un solo scrutinio al giorno, con appello nominale di massimo 50 votanti alla volta e non più di 200 presenze in Aula a cui si aggiungono 100 postazioni situate nelle tribune solitamente riservate a fotografi e pubblico. La durata dell’operazione dovrebbe essere di circa 5-6 ore, quindi se nel prosieguo dovesse essere necessario, si potrebbe pensare anche di raddoppiare le votazioni quotidiane. Dopo ogni votazione l’aula dovrà essere completamente sanificata.


NO AL VOTO A DISTANZA
Non viene presa in considerazione, almeno per ora, nessuna eccezione per i grandi elettori che dovessero risultare positivi al contagio, ma questo è stato uno dei temi di maggiore discussione all’interno della capigruppo. Il centrodestra ha chiesto di valutare soluzioni alternative, come il voto a domicilio, soprattutto nel caso in cui le assenze dovessero raggiungere livelli preoccupanti. Il centrosinistra si è opposto anche se Matteo Renzi sostiene che si potrebbe pensare a “canali differenziati” per favorire l’accesso di chi risultasse contagiato.
Per entrare a Montecitorio sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, ma sarà sufficiente mostrare il certificato verde di base. Il transatlantico sarà aperto, ma al piano Aula potranno accedere solo i grandi elettori e la stampa parlamentare o accreditata.


Cambiano anche le regole per il giuramento: i parlamentari che vorranno partecipare alla cerimonia dovranno sottoporsi, il giorno stesso, a un test antigenico di terza generazione. Questo consentirà a tutti i grandi elettori di assistere alla seduta in Aula: deputati e senatori dall’emiciclo, mentre i 58 delegati regionali saranno sulle tribune. Il neo eletto presidente della Repubblica sarà l’unico a prendere la parola, per un tempo massimo stimato in 40-50 minuti.

CAPIENZA
Non più di 200
presenti in aula

È previsto che all’interno dell’emiciclo possano essere contemporaneamente presenti non più di 200 persone alla volta, a cui si aggiungono le 100 postazioni situate nelle tribune solitamente riservate a fotografi e pubblico. Per entrare a Montecitorio sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, ma è sufficiente il certificato verde semplice. Nel rispetto delle regole che valgono anche nel resto del Paese, tuttavia, per accedere ai luoghi di ristorazione o bar sarà necessario il green pass rafforzato.

LE URNE
Via le tende
di velluto

Spariscono i tradizionali catafalchi comparsi per la prima volta in occasione del settimo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica del 1992. Saranno sostituiti da strutture anti Covid, più simili alle cabine elettorali normalmente usate nelle elezioni politiche o amministrative. Dovrebbe essere previsto un sistema di areazione e spariranno le pesanti tende in velluto. Per garantire la segretezza del voto saranno utilizzate delle quinte, ai grandi elettori toccherà dunque fare una sorta di slalom.
 

GIURAMENTO
Serve il tampone
la mattina stessa

È l’altra occasione in cui il Parlamento è riunito in seduta comune. Oltre al green pass base, necessario a prescindere per entrare a Montecitorio, i grandi elettori dovranno sottoporsi il giorno stesso a un tampone antigenico di terza generazione, in postazioni all’interno di Camera e Senato. Sarà concesso ai parlamentari di essere tutti in Aula, mentre i delegati regionali potranno sedere in tribuna. La durata della seduta dovrebbe essere di 40-45 minuti, quelli necessari ad ascoltare il discorso del nuovo presidente. Non sono previsti ulteriori interventi.
 

VOTAZIONI
Una al giorno,
in turni da 50

Come da tradizione la chiama dei grandi elettori avverrà per appello nominale. Si seguirà l’ordine alfabetico, sempre a partire dai senatori a vita, quindi i senatori, poi i deputati e per ultimi i delegati regionali. Ci sarà un massimo di 50 votanti alla volta. L’accesso all’Aula avverrà dall’ingresso posto sul lato sinistro, mentre per l’uscita si utilizzerà quello situato sul lato destro. Almeno per il momento è previsto che ci sia un solo scrutinio al giorno, le operazioni si dovrebbero completare in circa 5-6 ore.
 

SICUREZZA
Sanificazioni
a ogni tornata

Prima che i grandi elettori accedano alla cabina elettorale sarà loro richiesto di sanificare le mani, poi – insieme alla scheda elettorale – prenderanno una penna precedentemente disinfettata che, una volta espressa la preferenza, dovrà essere riposta in un cestino insieme a tutte quelle già usate. Al termine delle operazioni di voto tutta l’aula, compresi i seggi, saranno ovviamente sanificati. Se si dovesse passare alla doppia votazione giornaliera, l’operazione verrebbe effettuata anche tra uno scrutinio e l’altro.

INFORMAZIONE
In Transatlantico
e in 6 postazioni

l transatlantico sarà accessibile e sarà esteso anche al cortile dove sarà allestita una tensostruttura riscaldata. A Montecitorio potranno accedere tutti i giornalisti iscritti alla stampa parlamentare, ma sarà anche prevista una quota extra, seppur limitata nel numero. Al quarto piano, nei locali della commissione Bilancio, saranno allestite 6 postazioni tv. Inoltre ci saranno spazi dedicati a videomaker, fotografi e radio. L’aula della dodicesima commissione sarà utilizzata per le conferenze stampa dei gruppi.

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA