Usa, la democrazia ha tenuto, la conferma di Wall Street

Venerdì 8 Gennaio 2021 di Osvaldo De Paolini
Usa, la democrazia ha tenuto, la conferma di Wall Street

La stabilità politica è una merce molto apprezzata dalle Borse; quando questa viene a mancare, gli indici azionari entrano in fibrillazione e le vendite prendono il sopravvento.

Perché ciò non è accaduto a Wall Street? Perché i due indici di riferimento, Dow Jones e Nasdaq, mentre andava in scena il brutale assalto a Capitol Hill hanno continuato la loro corsa verso record mai visti, il primo superando per la prima volta quota 31.000, il secondo bucando la soglia psicologica di 13.000? Ovunque quell’atto violento avrebbe scatenato il panico, proiettando scenari di instabilità che fatalmente avrebbero provocato ondate di vendite sui mercati. A Wall Street non è accaduto, e i motivi sono più d’uno. 

Anzitutto vale segnalare la percezione diffusa tra gli americani secondo cui, per quanto grave, la brutale manifestazione degli aficionados di Trump altro non era che l’ennesima provocazione di fine mandato, un episodio spettacolare ma senza seguiti significativi. Basta leggere i giornali locali del giorno dopo per avere conferma che il vulnus inferto alla democrazia, deplorato ovunque nel mondo, per i cittadini americani non ha in alcun modo modificato il corso politico del Paese. E non è da escludere che dietro la netta risposta di Wall Street abbia prevalso anche la volontà di dimostrare al mondo che il concetto di democrazia negli Stati Uniti è talmente radicato, da non correre alcun pericolo anche di fronte a episodi di quella gravità: un modo orgoglioso di vedere le cose che conosce bene chi ha frequentato, anche solo occasionalmente, quegli ambienti.
Naturalmente dietro quella risposta ci sono anche spinte più concrete, più direttamente legate alle aspettative del mondo degli affari. 

In una fase in cui la Corporate America si è pubblicamente manifestata a favore di un cambio della guardia a Washington, sospendendo temporaneamente gli spirit di tradizione repubblicana, non ha sorpreso il favore con il quale Wall Street ha accolto la vittoria dei candidati democratici in Georgia, facendo sì che il Senato diventi a maggioranza democratica. Una maggioranza però risicata, che per definizione sarà più incline alla mediazione con la componente repubblicana consentendo agli investitori di guardare con meno apprensione alla minaccia di riforma fiscale (a scapito delle attività finanziarie) venuta dalla fascia più radicale dei partito dell’asinello. In più, un Congresso a guida interamente democratica renderà più facile per il presidente Biden portare avanti il programma di nuovi aiuti che probabilmente saranno accordati a famiglie e imprese. 
Ecco perché Wall Street non è caduta, peraltro spegnendo sul nascere le ansie che mercoledì pomeriggio già si stavano diffondendo sui mercati europei.

Ultimo aggiornamento: 06:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA