Roma, controlli saltati/ L’ultimo oltraggio: nuda nella fontana davanti palazzo Chigi

Domenica 20 Giugno 2021 di Paolo Graldi
Roma, controlli saltati/ L’ultimo oltraggio: nuda nella fontana davanti palazzo Chigi

“Giovane donna fa il bagno completamente nuda nella fontana di piazza Colonna”.

Così, in poche parole, poiché questo è il crudo fatto, viene raccontata, mostrata tra ironia e sarcasmo, e forse persino derisa, Roma nel mondo, oggi. Una brutta cartolina che non vorremmo fosse mai spedita dalla nostra Capitale. 

E non vorremmo che, con l’approssimarsi del “liberi tutti” dalle mascherine e dai coprifuoco, si tornasse a dover registrare episodi di flagrante inciviltà, appunto dai tuffi nelle fontane alle risse nelle notti della movida scalmanata, chiassosa. Insomma, dai cinghiali che razzolano davanti alla scultura di Arnaldo Pomodoro, che troneggia di fronte alla Farnesina, ai gabbiani che ingoiano topi interi a Ponte Milvio, alle strade che per un acquazzone si trasformano in fiumi in piena: la Capitale vive e patisce di una immagine che la sporca, la sgualcisce davanti a chi vuole visitarla per apprezzarne le inestimabili bellezze. 

Il bagno sotto le finestre del premier Mario Draghi, al di là delle intenzioni di chi l’ha compiuto, segnala la necessità di un risveglio urgente del rigore: sguazzare nell’acqua per dieci minuti, giocare con i tuffi e i passi di danza in una zona transennata e quindi virtualmente inaccessibile e vedersi invitata con tutta calma da due agenti a farla finita, ad uscire da quell’esibizione senza veli per rivestirsi. 

Nessuno, prima dei tuffi e degli sguazzi sembra aver visto la ragazza ed è accorso per fermarla, per rendere perentorio l’ordine di smetterla e di rivestirsi. No, tutto si è svolto come se si stesse girando un film, in uno studio e non nel cuore della Capitale. E poco importa se poi si scopre che la giovane non ci sta con la testa, che forse ha problemi mentali, che è un po’ “sciroccata”: e ci mancherebbe.

Certo, una si spoglia di tutto, jeans, maglietta, calzini e scarpe, si tuffa nella vasca che sta davanti al palazzo del Governo per esibirsi davanti agli increduli passanti, è dunque evidente che qualcosa nella sua testa non funzioni perfettamente. 

Non può essere un alibi, una scusa, una attenuante. 

C’è di che arrabbiarsi perché questo gesto tra il goliardico e di sfida sconsiderata, anche se non volgare in sé, offende la sensibilità di un intero popolo. Non è qui una questione di morale e di moralismo a buon mercato. Nessuno si scandalizza più di tanto davanti a una scena del genere. Non è questo il punto. Una città dove si può banalmente sfidare pudore, buon senso, buon gusto e tuffarsi nella vasca che adorna una delle più belle piazze del mondo passa per essere distratta, quasi assente, se non reagisce con fermezza e anche severamente. 
C’è poi l’aggravante del luogo: la bravata, durata parecchi minuti, ha avuto come sfondo palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la casa-ufficio del primo ministro. Un luogo che dovrebbe essere estremamente sorvegliato si rivela esposto a qualsiasi tipo di imprevisto.

Questi episodi hanno in sé il virus del contagio del gesto clamoroso, eclatante: giocare con i divieti non può diventare uno sport per ultras della esibizione. 

Una città come Roma, che poggia la propria forza di attrazione planetaria sul prestigio della propria storia millenaria non può consentire che si mandino al mondo cartoline che ne graffiano lo splendore, il prestigio e anche il decoro. L’elenco delle trasgressioni, anche in occasione di eventi sportivi degenerati per effetto di scorribande di tifoserie scalmanate e barbare è ormai lungo e le promesse delle autorità di produrre recinti invalicabili per i malintenzionati sono andate non di rado verso cocenti delusioni. 

La stagione del post-Covid, a piccoli passi, riprende il suo cammino e la speranza di tutti è che se ne esca presto e definitivamente: il richiamo forte a tornare a vivere la città per riaprirla al mondo intero è decisivo e non ammette distrazioni. Questo sì che è un impegno da assumere davanti a palazzo Chigi. 
 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 07:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA