VENEZIA - Almeno 4 i miliardi di euro persi dalle famiglie venete che possedevano quote di Veneto Banca e di Popolare Vicenza, meno di un miliardo quelli persi dalle imprese: a conti fatti fanno almeno 5 miliardi di euro. La crisi finanziaria che ha colpito l'economia del Veneto ha piegato soprattutto le famiglie e comporterà un calo dei consumi almeno dello 0,27%, pari a una perdita di almeno 239 milioni di euro. Una contrazione che, rispetto alla situazione in assenza degli effetti della crisi bancaria, comporterà una caduta del Pil regionale dello 0,13%, pari a una flessione di almeno 192 milioni di euro. I numeri sono contenuti in «A conti fatti. Un primo bilancio dell'impatto della crisi del sistema bancario veneto», ultimo lavoro del Centro Studi di Unioncamere Veneto, presentato alla presenza di Giuseppe Fedalto, presidente Unioncamere Veneto, Pier Paolo Baretta, sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Paolo Gurisatti dell'Università Cà Foscari di Venezia, e Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso- Belluno. Lo studio, primo ed unico nel suo genere, è stato realizzato partendo dalle liste complete dei soci degli istituti bancari e incrociando i dati con quelli di fonte Istat ed Infocamere, al fine di stimare la dimensione e l'impatto della crisi delle due popolari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".