Reddito di cittadinanza, salta l’offerta “congrua”. Stralcio cartelle esattoriali fino a 1000 euro e assegno unico in aumento: le novità in Manovra

Martedì 20 Dicembre 2022, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 19:14

REDDITO. Nuova stretta sul sussidio: salta l’offerta “congrua”

Nuovo colpo, almeno sulla carta, al reddito di cittadinanza. Con un emendamento approvato nella notte di ieri in commissione Bilancio della Camera, a firma di Maurizio Lupi (Noi moderati) è stato cancellato l’aggettivo “congrua” dalla normativa che definisce la prima offerta di lavoro che se rifiutata fa decadere dal beneficio. In base alle legge del 2019 per offerta congrua si intende quella che prevede un’occupazione entro gli 80 chilometri dalla residenza e comunque raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici. Inoltre la stessa offerta deve essere collegata alle precedenti esperienze formative dell’interessato. In questo modo il rifiuto di una eventuale proposta sarà causa immediata di uscita dal sistema del reddito. In realtà, in particolare del Mezzogiorno, molti beneficiari non ricevono proprio alcuna offerta e dunque non hanno nemmeno modo di rifiutarla. In altre situazioni però l’emendamento approvato rappresenta un’ulteriore stretta sul sussidio introdotto nell’ordinamento per volontà del Movimento Cinque Stelle. Un altro emendamento approvato in commissione prevede che a decorrere dal primo gennaio l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sia condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.

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