Pensioni, superbonus, multe, cartelle e reddito di cittadinanza: ecco tutte le novità della Manovra. Pos, la norma potrebbe saltare

Sabato 17 Dicembre 2022, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 00:48
Corsa contro il tempo del premier Meloni per approvare la manovra entro fine anno
di Roberta Amoruso
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I lavori sono ancora in corso in commissione Bilancio alla Camera sul fascicolo degli emendamenti alla manovra che attende entro domani il secondo pacchetto dei correttivi proposti dal governo. Ma intanto, salvo colpi di scena, i contorni della Legge di Bilancio sembrano ormai definiti nei loro capisaldi. In particolare, sembra ormai raggiunto l’accordo, con tanto di fondi, per sciogliere due fronti caldi come il rialzo delle pensioni minime a 600 euro e la stretta, quasi certamente a sette mesi, sul reddito di cittadinanza. Corposo anche il dossier delle modifiche proposte dai ministeri: dall’aumento del 50% dell’assegno per famiglie numerose a partire dal prossimo anno, con oneri per 47 milioni annui, chiesto dal ministero della Famiglia, alla proroga fino al 2023 «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell’incremento del costo dell’energia elettrica e del gas», proposto dal Mitur. Ecco i cambiamenti più importanti sul tavolo.

IVA RIDOTTA DEL 50% PER ACQUISTO CASE CLASSE A-B

Iva ridotta del 50% per chi acquista abitazioni in classe energetica A e B. Lo prevede uno degli emendamenti del governo alla manovra che l'ANSA ha potuto visionare. La misura, finalizzata a favorire la ripresa del mercato immobiliare, prevede, ai fini dell'Irpef una detrazione dall'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell'importo corrisposto per l'Iva per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale effettuati entro il 31 dicembre 2023.

LA NORMA SUL POS POTREBBE SALTARE

La norma contenuta in manovra che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici potrebbe saltare. Lo riferiscono fonti della maggioranza, in vista della presentazione di un nuovo pacchetto di emendamenti del governo atteso nelle prossime ore in commissione Bilancio alla Camera. Nelle ultime settimane il governo ha avuto sul tema un'interlocuzione con l'Ue e la Commissione, nel giudizio sulla manovra, ha indicato questa misura come non in linea con le raccomandazioni specifiche per l'Italia sulla lotta all'evasione fiscale.

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