Tutti i soldi, o quasi, sul taglio del cuneo fiscale, che diventerà più visibile nel cedolino dello stipendio grazie alla scelta di “spalmarlo” soltanto su cinque mesi, da maggio a novembre, invece che sugli otto-nove (compresa la tredicesima) già ipotizzati. Il governo punta in modo più deciso sulla misura-bandiera del decreto legge oggi all’esame del Consiglio dei ministri: per i lavoratori interessati il beneficio aggiuntivo netto in busta paga - solo per le mensilità indicate - potrà arrivare ad una sessantina di euro al mese: sommato a quello già previsto dalla legge di Bilancio ne varrà una novantina, sempre in termini netti, per i più fortunati. Inoltre nel provvedimento è stata formalizzata la mossa già annunciata dal ministro dell’Economia Giorgetti: la soglia di detassazione per i fringe benefit che i datori di lavoro possono assegnare ai propri dipendenti sale da 258 a 3 mila euro per chi ha figli a carico, indipendentemente dal livello di reddito.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout