Assegno unico, l'Isee va aggiornato entro il 30 giugno per scongiurare il taglio (poi addio agli arretrati). Non serve la nuova domanda

Sabato 8 Aprile 2023, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 17:49
Assegno unico, il nodo Isee: per evitare il taglio (e ricevere gli arretrati) va aggiornato entro il 30 giugno
di Andrea Bassi
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L'Inps continuerà a pagare l'assegno unico per i figli senza la necessità di dover ripresentare una nuova domanda. Ma per ottenere l’importo “pieno” del sostegno ai figli, sarà invece necessario aggiornare l’Isee, l’indicatore di ricchezza della famiglia. Chi non aggiorna l’indicatore sintetico della situazione economica attraverso la presentazione di una Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps, continuerà a percepire l’assegno unico per i figli ma calcolato al suo valore “minimo”. Sono alcune delle indicazioni contenute nella nuova circolare attuativa dello strumento diffusa dall’Istituto nazionale di previdenza. Un provvedimento molto atteso, dopo che il governo Meloni con l’ultima legge di Bilancio, ha aumentato alcuni importi dell’assegno unico. Innanzitutto, a partire dal primo gennaio di quest’anno, l’importo per i figli a carico che hanno meno di un anno, è stato aumentato del 50 per cento. Per esempio, spiega l’Inps nella sua circolare, per una famiglia con un Isee di 15 mila euro e due figli a carico, il secondo dei quali minore di un anno, riceverà per quest’ultimo un assegno unico di 283,80 euro al mese invece che di 175 euro come previsto con il vecchio sistema.

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