Le Regioni autonome non pagano E lo Stato taglia la Sanità delle altre

Lunedì 27 Febbraio 2017 di Luca Cifoni
Le Regioni autonome non pagano E lo Stato taglia la Sanità delle altre
Era stato uno dei principali risultati rivendicati dal governo - allora ancora presieduto da Matteo Renzi - durante la sessione di bilancio, lo scorso autunno. Per il 2017 la dotazione del Fondo sanitario nazionale sarebbe cresciuta da 111 a 113 miliardi. Una volta approvata la legge di bilancio e dopo l'avvicendamento a Palazzo Chigi tra Renzi e Gentiloni nelle prime settimane dell'anno è iniziata come di consueto la seconda fase, quella delle trattative tra le Regioni per dividersi le risorse disponibili, il cosiddetto riparto. Trattativa che si è conclusa nei giorni scorsi con discreta soddisfazione degli interessati ma anche con una piccola e non piacevole novità: il Fondo non arriverà a quota 113 miliardi ma si fermerà un po' prima, poco sopra i 112,5.

I RISPARMI
Per la precisione, mancano all'appello 422 milioni. Il taglio applicato dal governo si è reso necessario per tappare un buco che con la sanità c'entra ma fino a un certo punto. Le risorse venute meno avrebbero dovuto mettercele Friuli e Sardegna, due Regioni a statuto speciale. Le quali però già dall'anno scorso non hanno accettato il contributo al bilancio pubblico che avrebbero dovuto pagare in forza della legge di Stabilità. Trattandosi appunto di enti a statuto speciale il dettaglio dei sacrifici doveva essere definito in specifiche intese con il governo, ma le due
Ultimo aggiornamento: 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci