Cala il sipario sul superticket sanitario da 10 euro, la quota fissa che i pazienti pagano su ogni ricetta per prestazioni diagnostiche e specialistiche e che fino a oggi ha contribuito a rendere la sanità tricolore più costosa. Come annunciato sui propri canali social dal ministro della Salute Roberto Speranza, da oggi, 1 settembre, verrà definitivamente abolito: il balzello, per effetto del quale in alcuni casi era più conveniente eseguire un esame in una struttura privata anziché pubblica, non andrà più pagato indipendentemente dalla prestazione richiesta o dal reddito personale dell'assistito. Alcune Regioni, come la Basilicata e la Sardegna, non hanno mai applicato il superticket sanitario, altre come la Toscana e il Lazio lo avevano già attenuato, esentando dal pagamento una serie di categorie di utenti.
Ticket sanitario, Speranza: «Superticket abolito dal primo settembre, nessuno lo pagherà più»
Nel Lazio l’esenzione dalla quota fissa di 10 euro del superticket nazionale era stata estesa di recente anche ai minori ospitati in strutture residenziali socio assistenziali e alle donne vittime di violenza.
Da domani entra in vigore l’abolizione del #superticket per visite e esami specialistici decisa in #Leggebilancio2020. Nel segno dell'universalità prosegue l'impegno del Governo per rendere più accessibile la sanità pubblica e garantire il diritto alla salute a tutti gli italiani
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) August 31, 2020