Bollette, il nuovo piano del governo: ​si studia lo stop ai distacchi per 6 mesi

Verso la conferma dello sconto fiscale del 40% per le imprese inclusi bar, alberghi e ristoranti

Martedì 25 Ottobre 2022 di Andrea Bassi e Alberto Gentili
Bollette, il nuovo piano del governo: si studia lo stop ai distacchi per 6 mesi

Giorgia Meloni, mentre Matteo Salvini tenta di condizionare l’agenda economica rilanciando flat tax e quota 41 per le pensioni, già questa settimana vorrebbe affrontare il nodo del caro-bollette.

Perché, come dice Lucio Malan di FdI, «è urgente sostenere famiglie e imprese». E non è escluso che il governo utilizzi il “veicolo” del decreto Aiuti ter, con maxi-emendamento, per varare le nuove misure. Tra queste è allo studio un aumento del bonus da 150 euro con l’estensione della platea di beneficiari e una moratoria di sei mesi - per scongiurare i distacchi delle utenze - del pagamento delle bollette.

Salvini: «Ipotesi Quota 41, in pensione a 61 anni. Confini? Torneremo a farli rispettare»

Le risorse per intervenire ci sono. Il neo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha a disposizione una decina di miliardi di euro per quest’anno e altrettanti per il prossimo. Il nuovo titolare del Tesoro, però, dovrà cercare un equilibrio tra le misure contro il caro energia e la prossima manovra di Bilancio, quest’ultima chiamata ad affrontare anche altre emergenze come la necessità di rivalutare le pensioni e l’aumento degli interessi sul debito pubblico.

 

In più, Matteo Salvini già si fa sentire: «Nella Finanziaria ci dovranno essere l’estensione della flat tax» al 15% per gli autonomi fino a 100mila euro, «quota 41 per le pensioni con 61-62 anni senza penalizzazioni, la rottamazione delle cartelle esattoriali». E chiede, il leader leghista che ha riunito lo stato maggiore del Carroccio assieme a Giorgetti, di utilizzare le risorse «ricavate dalla pace fiscale» per «finanziare una moratoria dei distacchi a sostegno di famiglie e aziende che non riescono a pagare le bollette». Ipotesi, quella della moratoria (di sei mesi), valutata anche dagli economisti vicini a Meloni. Ma la sortita di Salvini, letta come il tentativo di dettare l’agenda di governo, lascia perplessi in molti dentro Fratelli d’Italia.

Comunque sia, tensioni e Finanziaria a parte, sul caro-bollette famiglie e imprese riceveranno risposte immediate. Per le aziende sarà confermato anche per dicembre lo sconto fiscale fino al 40% sulla luce. Uno sconto che resterà nella sua versione “allargata”: valido per tutte le imprese con consumi oltre i 4 chilowattora, dunque anche i piccoli esercizi commerciali come bar, alberghi e ristoranti. La misura, va detto, fino ad oggi ha funzionato solo fino ad un certo punto. Da qui l’idea della moratoria e di una nuova rateizzazione.

IL NODO DEL BONUS

Per quanto riguarda le famiglie, il governo dovrà decidere il destino del bonus da 150 euro. Nello schema di provvedimento lasciato in eredità dall’ex ministro del Tesoro Daniele Franco, era stata prevista una riconferma con le stesse caratteristiche: 150 euro una tantum per chi dichiara un reddito fino a 20mila euro l’anno. Proprio su questo fronte, però, il governo Meloni potrebbe provare a segnare una discontinuità. La prima ipotesi è che la cifra venga aumentata (fino dove è presto per dirlo), magari allargando anche la platea dei beneficiari. La seconda ipotesi sarebbe quella di agire sul bonus sociale, ossia lo sconto sulle bollette oggi applicato a chi ha un Isee fino a 12 mila euro portandolo a 15mila. Una misura che permetterebbe di sterilizzare gli aumenti per almeno un altro mezzo milione di famiglie.

C’è poi da decidere il destino dello sconto sulle accise di benzina e diesel. Nell’ultimo consiglio dei ministri, il governo Draghi ha allungato fino al 17 novembre la riduzione di 30,5 centesimi del prezzo alla pompa sia del gasolio che della verde. In realtà almeno il prezzo della benzina in questo periodo è sceso fin sotto gli 1,7 euro al litro. Quello del diesel è invece ancora alto a causa dell’avvicinarsi della dead line per l’embargo sul petrolio russo. Probabile insomma, che lo sconto sulle accise venga prolungato. O almeno quello sul diesel. 
Il governo nei prossimi giorni dovrà decidere se varare un nuovo decreto Aiuti (sarebbe il quarto). Oppure se presentare entro venerdì un maxi-emendamento al provvedimento ora all’esame della Commissione speciale. Questa seconda opzione, con un esecutivo ancora tutto da costruire sul fronte dei sottosegretari e dei tecnici, al momento appare la più probabile.

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA