Reddito, fino a 18 mesi di sgravi all'impresa che assume i beneficiari

Lunedì 7 Gennaio 2019 di Giusy Franzese
Reddito, fino a 18 mesi di sgravi all'impresa che assume i beneficiari
Assumere un disoccupato beneficiario del Reddito di cittadinanza può convenire alle aziende. E prima lo fanno, ovvero da meno tempo il disoccupato riceve il sussidio, più la convenienza aumenta. Le imprese che decidono di attingere alle liste dei Centri per l'impiego dei beneficiari del Rdc per rimpolpare il loro organico usufruiranno, infatti, di uno sgravio contributivo di importo pari alla differenza tra 18 mesi (primo ciclo di RdC) e i mesi già usufruiti dal beneficiario. In pratica se si assume un disoccupato che ha il sussidio da soli 2 mesi, l'impresa potrà godere di un incentivo pari a 16 mesi; se il disoccupato è nelle liste da 4 mesi, l'incentivo è di 14 mesi, e così via. Lo sgravio, nel tetto massimo di 780 euro mensili, in ogni caso sarà pari ad almeno 5 mesi, che diventano sei a fronte di assunzione di soggetti vulnerabili, ovvero donne e disoccupati di lunga durata. Non deve essere un'assunzione qualunque, però. Niente part-time e niente contratti precari.

Lo sgravio vale solo per le assunzioni a tempo pieno e indeterminato e il lavoratore non deve essere licenziato nei primi 24 mesi, a meno di giusta causa o giustificato motivo oggettivo. Per evitare furbizie da parte delle imprese, inoltre, gli sgravi spetteranno solo se le assunzioni saranno aggiuntive rispetto all'organico esistente. Unica eccezione: il turnover con i pensionati. Niente sgravi comunque alle aziende che nei tre anni precedenti la richiesta sono state oggetto di provvedimenti sanzionatori (anche non definitivi) per aver impiegato dipendenti in nero .
L'architettura delle politiche attive che partirà contestualmente al Rdc, non si limita però solo ai Centri per l'impiego.

IL POTENZIAMENTO
Anche perché, come noto, in molte regioni soprattutto del Sud non funzionano. E il previsto rinforzo di organico, con gli ormai famosi navigator ( ci sono 250 milioni per assumerli) che dovranno seguire i disoccupati per aiutarli a trovare un nuovo lavoro, avrà bisogno di tempo per entrare a regime. E così per la stipula del patto per il lavoro e del conseguente progetto personalizzato, entreranno in campo anche le agenzie private e gli enti interprofessionali. La loro attività - profilazione e riqualificazione del soggetto, corsi di formazione, collocazione lavorativa - sarà retribuita solo a missione compiuta: per ogni disoccupato a cui trovano lavoro, si spartiranno (metà e metà) con l'azienda che li assume gli incentivi previsti.
 
Ultimo aggiornamento: 14:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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