Pensioni, scivolo di 5 anni per le imprese

Mercoledì 19 Giugno 2019 di Michele di Branco
Pensioni, scivolo di 5 anni per le imprese
Le aziende con oltre mille dipendenti potranno licenziare gli addetti «che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia e che abbiano maturato il requisito minimo contributivo». E' il maxiscivolo, a carico delle imprese, la novità più importante dell'ultim'ora prevista da uno degli ultimi emendamenti al Dl Crescita approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. L'operazione rientra nel cosiddetto contratto di espansione, che sostituisce la solidarietà espansiva, e può essere attuata nel quadro di un processo di rinnovamento tecnologico che può essere accompagnato anche dalla riduzione de orario di lavoro a fronte di nuove assunzioni.

La versione finale dell'emendamento prevede uno scivolo di cinque anni, due in meno rispetto alla prima formulazione ipotizzata dalla maggioranza. Come previsto, è stato deciso un taglio dell'Ires dal 20,5% al 20% dal 2023. La proposta di modifica prevede l'applicazione dell'aliquota Ires del 20% dal 2023 sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell'incremento di patrimonio netto, a esclusione delle banche. Le risorse per coprire la misura arriveranno dal Fondo per quota 100 previsto in manovra. Ancora in tema tasse, la deducibilità Imu sale dal 70 al 100% sugli immobili strumentali, come i capannoni industriali, a partire dal 2023. Il decreto prevede una deducibilità pari al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e 2021 e al 70% dal 2022.

I TEMPI
Come previsto, sono stati riaperti i termini della rottamazione-ter delle cartelle e del saldo e stralcio per i contribuenti che non sono riusciti a presentare la domanda di adesione entro lo scorso 30 aprile. Il debitore potrà presentare domanda di adesione entro il 31 luglio e il pagamento potrà essere effettuato in un'unica soluzione entro il 30 novembre o in massimo di 17 rate, la prima delle quali (pari al 20% dell'importo complessivo dovuto) in scadenza sempre al 30 novembre. Caso Radio Radicale: all'ultimo momento è spuntato un finanziamento di 3 milioni per il 2019 per salvare l'emittente. Su questo emendamento la maggioranza si è spaccata: la Lega ha votato con le opposizioni per salvare la radio mentre i 5 stelle hanno votano contro. In tema di costo del lavoro, taglio da 600 milioni delle tariffe Inail che diventa strutturale dal 2023 ma con l'esclusione per l'anno 2022. Fino al 2021 la riduzione è finanziata dall'ultima Legge di Bilancio. Le risorse vengono pescate dal fondo di quota 100. A partire dal 2023, sparisce invece il riferimento al Fondo che alimenta il Reddito di cittadinanza.

TRASPORTI
Trasporti: estesi anche a motorini, moto, tricicli e microcar elettrici e ibridi gli incentivi per la rottamazione. Nel dettaglio, a coloro che nel 2019 acquistano e immatricolano in Italia un veicolo elettrico ibrido e che rottamano un veicolo euro 0,1,2 e 3 viene riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3 mila euro. Una delle novità consiste nel fatto che il veicolo rottamato può essere anche intestato a un familiare convivente. Lotteria scontrini: aumenta del 100% la probabilità di vincita dei premi per chi partecipa al concorso, che partirà nel 2020, pagando con bancomat o carte di credito. La legge di bilancio per il 2017 prevedeva una probabilità di vincita aumentata del 20% per chi usa queste forme di pagamento rispetto alle transazioni in contante.
Sismi: la manutenzione ordinaria e straordinaria delle casette per i terremotati compete ai Comuni colpiti dagli eventi sismici che si sono verificati nel Centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, nei quali le strutture temporanee sono ubicate. Le risorse ammontano a 2,5 milioni di euro. Infine pessime notizie per le squadre di calcio che sognano di ingaggiare campioni esteri. Si riduce infatti l'agevolazione fiscale concessa dal dl crescita ai cosiddetti impatriati. Per gli sportivi si prevede che la tassazione sia applicata al 50% del reddito complessivo e non solo sul 30% come per tutti gli altri lavoratori. Chi opta per il regime agevolato, tra l'altro, dovrà versare un contributo pari allo 0,5% della base imponibile. E le entrate saranno destinate a un fondo per potenziare i settori giovanili.
 
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 16:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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