Padoan: «Migranti triplicati, spese per 3,4 miliardi. Nel 2017 meno tasse per 23 miliardi»

Venerdì 4 Novembre 2016
Padoan: «Migranti triplicati, spese per 3,4 miliardi. Nel 2017 meno tasse per 23 miliardi»
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«La crescita si sta gradualmente irrobustendo»: lo ha affermato il ministro dell'Economia Pier carlo Padoan in audizione alla Camera sulla manovra. Padoan parla di «un'importante inversione di tendenza per gli investimenti» grazie «all'azione lanciata nel 2015 e viene rafforzata». La manovra «è orientata alla crescita, il deficit scende e il debito si stabilizza». «Anche il mercato del lavoro continua a migliorare nonostante il venir meno degli incentivi fiscali».

«Lo spread italiano negli ultimi 30 mesi è andato scendendo», ha quindi sottolineato il ministro rivendicando anche il buon funzionamento delle politiche economiche del suo governo. «Lo spread italiano ha invertito tendenza - ha aggiunto - e questo è spiegato da una prospettiva opposta a quella che ha generato la discesa degli ultimi mesi. Sul mercato ci sono timori che si interrompa l'azione di politica economica».

«Per il 2017» l'Italia affronterà «spese straordinarie superiori allo 0,2% di Pil per i migranti», circa 3,4 miliardi, che sono triplicati rispetto al 2013, ha continuato il ministro dell'Economia, sottolineando che quest'anno sono già stati salvati «oltre 160mila salvi più che in tutto il 2015. Dal 2014» ha aggiunto, sono arrivate ogni anno «più di 150mila persone, più del triplo del 2013, superando di gran lunga le tendenze dell'ultimo ventennio». Ci sono «rischi concreti» di una «dinamica crescente anche nel 2017».

Il Paese «sta facendo fronte al meglio e continuerà a farlo a beneficio dell'Italia e dell'Europa» all'emergenza migranti e al terremoto, ha aggiunto il ministro.

Dal 2014 ad oggi c'è stata una «riduzione di imposte graduale ma costante, dal carico fiscale sui dipendenti del 2014, l'Irap nel 15, la Tasi nel 16 e l'Ires nel 2017. L'insieme di queste misure» comprese quelle per l'agricoltura« comporta minori tasse nel 2017 per 23,5 miliardi», ha rilevato ancora Padoan.

«La manovra di finanza pubblica per il triennio ammonta a circa 26,7 miliardi nel 2017, 22,3 miliardi nel 2018 e 24,4 nel 19», ha proseguito il ministro dell'Economia, sottolineando che il prossimo anno si ricorre ai «margini tra indebitamento tendenziale e programmatico» per «circa 12 miliardi». Altri «14,7 miliardi nel 2017, 16,7 nel 18 e 21,6 nel 19 derivano dalle misure su maggiori entrate e minori spese». 

«Nel 2017 le risorse utilizzate per tagli al prelievo sono di 16,5 miliardi e per gli aumenti di spesa 10,2 miliardi», ha continuato Padoan, rilevando che sui tagli al prelievo pesa lo stop alle clausole sugli aumenti di Iva e accise per «un importo pari a 15,4 miliardi».


 
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 16:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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