Rai, Bianchi Clerici alla presidenza
Si sblocca anche la Cdp

Martedì 17 Luglio 2018 di Emilio Pucci
Rai, Bianchi Clerici alla presidenza. Si sblocca anche la Cdp
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Accordo fatto sulle presidenze delle Commissioni di garanzia (Pd e FI hanno indicato i loro nomi), trattative febbrili sul Cda della Rai. Al Copasir blindata l’intesa già raggiunta diverse settimane fa: a guidarlo sarà il dem Guerini. Per la Vigilanza Rai si gioca un derby interno a FI tra l’ex ministro Gasparri e l’ex giornalista Mediaset Barachini che avrebbe il consenso anche di Lega e M5s: Berlusconi propende proprio per quest’ultimo, sulla linea del rinnovamento portato avanti con la nomina di Tajani a vicepresidente. Ma il patto tra maggioranza e opposizione dovrà comprendere un pacchetto che annovera le nomine anche per il Csm e la Corte Costituzionale. E soprattutto il futuro di viale Mazzini. 

L’ELEZIONE
Domani Camera e il Senato saranno chiamati ad eleggere due componenti per parte. FI non farà asse con il Pd. Tecnicamente le due forze d’opposizione potrebbero eleggersi un componente a Montecitorio e un altro a palazzo Madama, ma gli azzurri giocheranno di sponda con la Lega per poi passare all’incasso su altre poltrone. Altri due membri del Cda saranno scelti dal Tesoro, mentre un altro verrà designato dall’assemblea dei dipendenti dell’azienda. Al momento l’ipotesi di un rinvio della votazione, ipotizzata dalla Lega, sembra tramontata. M5s ha fatto la sua prima mossa: oggi dalle 10 alle 19 sceglierà online su Rousseau i suoi candidati in una rosa di cinque tra le centinaia di curricula giunti a palazzo Madama e Montecitorio. Sui vertici Rai M5s e Lega stanno lavorando ad un ticket con entrambi i nomi espressi dal Mef, blindando di fatto la nuova governance giallo-verde. Ieri sera il vicepremier Di Maio e il sottosegretario alla presidenza Giorgetti hanno discusso appunto su uno schema che prevede la presidenza al partito di via Bellerio (espressa dal Cda, dovrà incassare il sì dei due terzi della Vigilanza) e l’ad (indicato direttamente dal Mef) al Movimento 5 stelle. 

EN PLEIN
Il Carroccio punta su Giovanna Bianchi Clerici. Un esperienza parlamentare come deputata della Lega, ma per sette anni già consigliere d’amministrazione a Viale Mazzini e attuale componente dell´Autorità Garante della privacy. Dunque una figura politica e al contempo tecnica, dal profilo istituzionale come richiede il ruolo. Per il ruolo di ad, invece, da settimane si fa il nome Vaccarono (dal 2012 Country Director di Google Italy) anche se il diretto interessato si è chiamato fuori.

La maggioranza giallo-verde in ogni caso potrebbe fare quasi l’en plein nel Cda Rai (lasciando un solo membro all’opposizione) mentre sul ruolo dell’ad pentastellati avrebbero vinto il braccio di ferro. Di Maio vuole intestarsi la partita del nuovo corso della Rai. «La Rai che vogliamo – la spiegazione sul blog – sarà imparziale e indipendente a partire dalla governance e ci batteremo affinché questo corollario non venga derubricato solo a buona intenzione». La mission è «mettere la parola fine alla lottizzazione della tv di Stato, considerata da sempre un territorio da occupare e subordinare agli interessi di parte, una sommatoria delle opinioni piuttosto che un luogo di rappresentazione della diversità sociale e culturale del nostro Paese». 

Dal punto di vista industriale «l’obiettivo è quello di far evolvere la Rai verso un modello di moderna media company che punti sul digitale e sull’innovazione». M5s, come si diceva, ieri ha schierato le sue pedine sullo scacchiere. Cinque nomi che verranno votati sulla piattaforma on line. Beatrice Coletti (tra le tante mansioni capo delle produzioni del Gruppo Fox, si è occupata delle startup dei canali italiani e della creazione dei canali Fox Crime e Fox Life; dirigente di TI Media come responsabile delle produzioni News e Sport di La7 Televisioni), Paolo Cellini (ha lavorato per Microsoft e Disney e in Italia come ad e dg e componente del cda di aziende pubbliche e private nei settori media/high tech e retail.

Insegna Economia digitale alla Luiss), Paolo Favale (fino al 2014 nella direzione Affari Legali della Rai, negli ultimi anni responsabile della struttura Societario e Legislativo), Enrico Ventrice (ha lavorato per l’azienda americana Global Vision Group Newsnet, che si occupa di news e produzioni televisive. Dal gennaio 2015 allo scorso marzo si è occupato della gestione del personale tecnico e dell’organizzazione della produzione per la sede Rai di New York) e infine Claudia Mazzola (giornalista del Tg1 dal 2012, ha lavorato precedentemente per i settimanali di Rai Parlamento e per il programma Telecamere. Nell’agosto 2014 fu presa di mira per i suoi servizi dall’attuale portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, che all’epoca era responsabile comunicazione del M5s al Senato). 

Per quanto riguarda le giunte a Fdi dovrebbe andare quella per le Autorizzazioni della Camera, quella per le Elezioni a Leu. A Palazzo Madama invece per la presidenza della Giunta, unificata sotto la guida di Pietro Grasso, dovrebbe andare a FI (si fa il nome di Malan).
 
Ultimo aggiornamento: 20:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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