Whirlpool avvia i licenziamenti, il governo: «Tutele per i lavoratori»

Giovedì 15 Luglio 2021 di Jacopo Orsini
Whirlpool avvia i licenziamenti, il governo: «Tutele per i lavoratori»
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Governo in campo per la crisi della Whirlpool, la multinazionale degli elettrodomestici intenzionata a chiudere lo stabilimento di Napoli con i suoi oltre 300 dipendenti. Il premier Mario Draghi ieri ha incontrato una delegazione di operai mentre era in visita al carcere campano di Santa Maria Capua Vetere. L’esecutivo vuole tutelare i diritti dei lavoratori ed è impegnato nel costruire alternative serie, ha fatto poi sapere Draghi. Il premier, come riferito dai sindacati, nell’incontro si è impegnato a seguire da vicino il dossier, insieme al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. 
Si profila insomma una estate molto calda per il lavoro dopo lo sblocco dei licenziamenti. Ieri mattina l’azienda statunitense ha annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 340 operai della stabilimento napoletano. Una mossa che fa seguito alla decisione di pochi giorni fa della Gianetti Ruote, azienda metalmeccanica brianzola, di mandare a casa 152 dipendenti e a quella della Gkn, società toscana di componenti per auto, che di operai ne ha cacciati 422. Senza contare il nulla di fatto al ministero del Lavoro per la proroga della cassa integrazione per i 400 lavoratori dell’ex Embraco di Torino, che produce compressori per la refrigerazione, per i quali il 22 luglio scatteranno i licenziamenti.
IL TAVOLO<QA0>
Tornando alla Whirlpool, ieri al ministero dello Sviluppo, nel corso del tavolo in videoconferenza convocato dal governo, i vertici della società hanno ribadito che «lo stabilimento è diventato insostenibile». Da qui la rottura e la decisione degli operai di sfruttare l’occasione della visita del premier al carcere di Santa Maria Capua Vetere per chiedere aiuto al governo. «Draghi ci ha detto che la decisione della Whirlpool rappresenta un «grave e inaccettabile sgarbo istituzionale», ha detto il segretario della Uilm Campania Antonello Accurso. 
«È irragionevole non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori, che dovrebbero invece essere tutelati», ha dichiarato Giorgetti. «In questi mesi - ha ricordato la viceministra allo Sviluppo, Alessandra Todde - sono stati messi a disposizione dell’azienda decine di milioni di euro di supporto da parte del governo, che rinnova l’impegno a lavorare lealmente, con la cassa integrazione gratuita fino a ottobre e un piano di reindustrializzazione, su cui stiamo già lavorando. Questa scelta dell’azienda è incomprensibile». Fino a poche ore prima dell’annuncio si dava infatti per certa la volontà di Whirlpool di ricorrere ad altre tredici settimane di cig. Ma l’azienda a quanto pare non sembra fidarsi del governo. Teme che la cassa integrazione sia un modo per prendere tempo e che nei prossimi mesi possa arrivare un nuovo stop ai licenziamenti. La Fiom intanto annuncia risposte forti, mentre il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parla di «logica da Far West» e aggiunge: «Nel giro di pochi giorni è la terza multinazionale associata a Confindustria che invece di rispettare l’impegno sottoscritto a Palazzo Chigi e utilizzare gli ammortizzatori sociali gratuiti scarica sui lavoratori e sul paese la scelta di delocalizzare le produzioni fuori dall’Italia».
 

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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