Whirlpool di Napoli, fallisce la mediazione del governo: tutti confermati i licenziamenti dal 22 ottobre

Sabato 16 Ottobre 2021
Whirlpool di Napoli, fallisce la mediazione del governo: tutti confermati i licenziamenti dal 22 ottobre

«Whirlpool conferma la chiusura della procedura di licenziamento collettivo per il sito di Napoli». Così una nota diffusa alle due del mattino da Whirlpool al termine dell'incontro con i sindacati.

La Società mantiene l'impegno a non inviare le lettere di licenziamento fino al 22 ottobre. E conferma gli incentivi all'esodo nella misura di 85.000 euro o il trasferimento di tutti i lavoratori presso l'unità di produzione di Cassinetta di Briadronno in provincia di Varese nonché la disponibilità a proseguire la trattativa per il trasferimento di asset. Lo si legge nella nota.

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«Pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalle Regioni per trovare una soluzione idonea per consentire una nuova missione industriale al sito di Napoli» la società, si legge nella nota, considera «i progetti presentati ancora in una fase non compatibile con le esigenze tempistiche espresse dalla Società». La Società quindi considera «il procedimento di licenziamento concluso il 15 ottobre senza alcun accordo». L'azienda mantiene l'impegno a non inviare le lettere di licenziamento fino al 22 ottobre.

«Dopo vari incontri in queste settimane e due giorni di trattativa, alle 3.00 di questa mattina, Whirlpool sbatte la porta in faccia ai lavoratori. L'azienda ha rifiutato qualsiasi mediazione non mettendoci in condizione di valutare l'ipotesi d'accordo del progetto consortile sulla mobilità sostenibile. Whirlpool, ha infatti negato la possibilità di una proroga per il prolungamento della procedura di licenziamento di 59 giorni, tempo necessario per poter valutare il passaggio dei lavoratori nel progetto hub mobilità su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando dal 6 agosto scorso». A dichiararlo sono il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis, il segretario generale della Fim Cisl Campania Raffaele Apetino e il segretario generale Fim Napoli Biagio Trapani. «Come Fim Cisl - assicurano i tre sindacalisti - non lasceremo nulla d'intentato, c'è ancora spazio per una soluzione per i 340 lavoratori del sito di Napoli. L'impegno del governo Draghi con i Ministri Giorgetti e Orlando nel trovare una soluzione industriale alla vertenza deve essere tradotto ora in un accordo e in un piano industriale di prospettiva. Il tempo è ormai scaduto, ci attendiamo nel prossimo incontro concordato al MiSE per martedì 19 ottobre che il Governo confermi la nostra richiesta di garantire la continuità lavorativa dei 340 dipendenti di Napoli». 

Ultimo aggiornamento: 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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