Ucraina, crisi con Russia fa crollare le Borse: Milano perde oltre il 4%. La Nato schiera navi e jet

Stati Uniti e Regno Unito danno via libera all'evacuazione dei propri diplomatici

Lunedì 24 Gennaio 2022
Ucraina, crisi con Russia fa crollare le Borse: Milano perde oltre il 4%, giù anche Wall Street. E Biden pronto a inviare truppe nel Baltico

La Nato compie un passo in avanti e rafforza il contingente in Europa dell'est, con una sfilza di Paesi alleati che annunciano l'invio di uomini e mezzi, compresi navi e caccia. È la prima reazione concreta del Patto atlantico al deteriorarsi della crisi ucraina, al di là del sostegno a Kiev. Gli Usa stanno poi valutando il dislocamento di truppe nel Baltico (si parla di 5.000 soldati, aumentabili se necessario) e il presidente Joe Biden chiama i leader europei - tra cui Mario Draghi - per un giro di consultazioni.

Il tutto mentre a Bruxelles i 27 ministri degli Esteri Ue cercano il «coordinamento» sulla linea da tenere con Mosca, al di là della promessa di «unità» e della fermezza in caso d'invasione. Insomma, la settimana si apre con una fiammata sul dossier più spinoso dell'agenda internazionale. Il Cremlino, dal canto suo, si scaglia contro l'Alleanza, colpevole di «acuire la tensione». «La Russia non può ignorare l'attività della Nato», ha tuonato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. «Il rischio che le forze armate ucraine mettano in scena provocazioni nel Donbass ora è più alto», ha chiosato.

 

Ma non è l'unico fronte in cui la tensione sale.

Gli Stati Uniti hanno infatti annunciato l'evacuazione delle famiglie dei diplomatici di stanza in Ucraina (l'incaricata d'affari Kristina Kvien è comunque al suo posto), misura in parte copiata a stretto giro dalla Gran Bretagna che però ha indispettito non poco le autorità ucraine. «La consideriamo prematura ed eccessiva», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko. L'Ue, sul punto, balla invece da sola.

«Non drammatizziamo la situazione», ha commentato l'Alto rappresentante europeo Josep Borrell prima dell'inizio del consiglio Affari esteri a Bruxelles. «L'Ue non ritirerà il suo personale diplomatico dall'Ucraina. Blinken ci ha poi spiegato che semplicemente chi voleva lasciare il Paese è stato autorizzato a farlo». Il segretario di Stato Usa, infatti, si è collegato in video conferenza al Consiglio, seguendo la linea di Washington del «nulla sull'Europa senza gli europei», che in queste settimane ha segnato un intenso lavorio diplomatico tra le due sponde dell'Atlantico, sia tra partner Nato che tra Stati membri dell'Ue.

Il mantra è quello «dell'unità» contro la manifesta strategia di Mosca di «spaccare» il fronte occidentale. I segnali sottotraccia ad ogni modo si moltiplicano. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ad esempio, ha incontrato a Bruxelles il ministro degli Esteri del Regno Unito, Elizabeth Truss. Londra, d'altra parte, sta assumendo un ruolo sempre più indipendente e oltranzista nei confronti della Russia, per il giubilo dei Paesi europei dell'est - il premier britannico Boris Johnson è tornato ad ammonire Vladimir Putin che l'invasione dell'Ucraina sarebbe «un passo disastroso», praticamente «un'altra Cecenia». La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha invece annunciato un giro aggiuntivo di aiuti finanziari all'Ucraina da «1,2 miliardi di euro».

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato ma allo stesso tempo ha esortato l'Ue a mantenere «l'unità» (di nuovo questa parola) di tutti i 27 nella difesa della «sovranità e dell'integrità territoriale» del suo Paese. Il tasto è dolente, perché qualche fessura alla sbandierata granitica posizione europea già si vede. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, non a caso, si sentirà domani con Emmanuel Macron. Perché, ormai è chiaro, Berlino siede tra le fila dei prudenti. «Se la diplomazia fallisce», ha rassicurato Borrell, «siamo ad un punto avanzato nella messa a punto della nostra riposta, che sarà rapida e coordinata, non solo a livello dell'Ue ma dal punto di vista internazionale». Sono le famigerate sanzioni senza precedenti contro Mosca sulle quali lo stesso Borrell, per il momento, ha invocato «discrezione» per preservarne «l'efficacia».

Cosa fa l'Italia

L'Italia non prevede di evacuare o ritirare il personale della sua ambasciata a Kiev, mentre si fa sempre più alta la tensione tra l'Occidente e la Russia per via della crisi ucraina. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, anche a seguito della riunione di oggi dei ministri degli Esteri dell'Ue, nessun Paese membro avrebbe espresso l'intenzione di procedere all'evacuazione o al ritiro del personale dell'ambasciata, seguendo l'esempio di Stati Uniti e Regno Unito. 

Piazza Affari

Brutta giornata per i mercati azionari, che da tempo viaggiavano sui massimi e che hanno corretto pesantemente, con Milano che è stata di qualche frazione la Borsa peggiore, con lo spread invece in sostanziale tenuta. Piazza Affari ha infatti chiuso la prima seduta della settimana con l'indice Ftse Mib in ribasso del 4,02% a 25.972 punti, dopo un minimo di giornata a quota 25.801, e l'Ftse All share in calo del 4,03% a quota 28.307.

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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