Ucraina, 100 giorni di guerra. Zelensky: "La vittoria sarà nostra"

Venerdì 3 Giugno 2022
Ucraina, 100 giorni di guerra. Zelensky: "La vittoria sarà nostra"
(Teleborsa) - "La vittoria sarà nostra". Queste le parole pronunciate dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel 100esimo giorno dell'invasione russa nel Paese. Il presidente ha pubblicato un breve video su Instagram. Nel filmato, della durata di 36 secondi, Zelensky è davanti all'edificio dell'amministrazione presidenziale a Kiev insieme, tra gli altri, al primo ministro, Denys Shmyhal e al consigliere presidenziale, Mykhaylo Podolyak. La guerra in Ucraina "non avrà vincitori", afferma invece l'Onu. "Abbiamo assistito per 100 giorni a ciò che è stato perso: vite, case, lavoro e prospettive", ha affermato in un comunicato Amin Awad, segretario generale aggiunto e coordinatore Onu delle crisi per l'Ucraina.

Secondo i dati diffusi dalla Guardia di frontiera di Stato dell'Ucraina sul suo canale Telegram, in questi primi cento giorni di guerra circa 2milioni 700mila persone sono entrate in Ucraina. Nelle ultime 24 ore, sono rientrati 33mila ucraini.

Nella giornata di oggi Zelensky ha espresso gratitudine via Twitter alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio Ue Charles Michel "per le decisioni a sostegno dell'Ucraina. Il sesto pacchetto di sanzioni – ha sottolineato il presidente ucraino – aumenta la pressione sulla Federazione russa privandola dei profitti del petrolio. L'abolizione di tariffe e quote sulle importazioni dall'Ucraina per un anno sostiene i nostri produttori, i nostri lavoratori agricoli e la nostra economia". Sono 65 le personalità e 18 le entità russe colpite dal sesto pacchetto di sanzioni anti-russe. Tra le personalità figurano Alina Kabaeva, compagna di Vladimir Putin, il generale Mikhail Mizintsev, noto come 'il macellaio di Mariupol' e il colonnello Azatbek Omurbekov, noto come 'il macellaio di Bucha'.

"Niente sull'Ucraina, senza l'Ucraina. È il loro territorio. Non dirò loro cosa devono fare e cosa non devono fare – ha dichiarato il presidente americano, Joe Biden –. Solo Kiev può decidere se cedere o meno parte del suo territorio per arrivare alla pace. A un certo punto, sembra che dovrà esserci un accordo fra Russia e Ucraina. Cosa comporterà, non sono in grado di dirlo".

"Chiediamo ancora una volta al presidente Putin – ha affermato segretario di Stato americano, Anthony Blinken – di porre fine immediatamente a questo conflitto, a tutte le sofferenze e a gli sconvolgimenti globali causati dalla guerra da lui voluta. Né gli Stati Uniti né i nostri alleati e partner cercano di prolungare questa guerra per danneggiare la Russia".

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha denunciato i tentativi di "fare della Russia il capro espiatorio" della crisi alimentare globale e ha negato che Mosca stia bloccando le esportazioni di grano dai porti ucraini."La situazione peggiorerà, – ha detto Putin – perché gli inglesi e gli americani hanno imposto sanzioni sui nostri fertilizzanti". Il capo del Cremlino ha annunciato che la Russia aumenterà il suo export di grano fino a 50 milioni di tonnellate. Il 6 giugno al ministero degli Esteri di Mosca si terrà un incontro con i capi degli uffici dei media americani in Russia "per spiegare loro le conseguenze della linea ostile di Washington e problemi dei media in generale" ha annunciato in un briefing il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Zakharova ha annunciato che "la Russia prenderà le misure di ritorsione più dure se il lavoro dei media e dei giornalisti russi negli Stati Uniti non sarà normalizzato".

Oggi – secondo quanto riporta la Tass – due giornalisti della Reuters sono rimasti feriti e il loro autista è stato ucciso in un raid nei pressi di Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Lugansk. I reporter sarebbero stati colpiti nel bombardamento di un drone ucraino contro un convoglio di auto con targhe civili, di cui facevano parte anche reporter russi di Russia Today. Ha perso la vita ancge un "combattente volontario francese". L'uomo, di cui non è stata resa nota l'identità, è stato "ferito a morte da tiri di artiglieria" nella regione di Kharkiv, nel nord-est del paese.

Sul fronte russo il Conflict Intelligence Team, ong investigativa russa, ha affermato che il generale Alexander Dvornikov non sarebbe più al comando dell'operazione militare russa in Ucraina. Al suo posto sarebbe stato nominato il generale Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e viceministro della difesa di Mosca per gli affari politici. Secondo quanto indicato dall'analista Ruslan Leviev, la rimozione potrebbe essere legata a un "processo di rotazione" dei vertici operativi delle forze armate, "come quello visto in Siria", dato che non risulta al momento che sia la conseguenza di una gestione ritenuta deludente.
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