Tredicesima e straordinari, arriva il taglio delle tasse. Ma c’è lo stop alla flat tax

Emendamento del governo alla delega fiscale: imposte ridotte anche sui premi. Stretta sulla cannabis, addio al superbollo

Martedì 20 Giugno 2023 di Michele Di Branco
Meno tasse sulle tredicesime, aliquota fissa anche su premi e straordinari. Ma c’è lo stop alla flat tax

Meno tasse su tredicesime, premi e straordinari. Maggioranza al lavoro su un pacchetto di proposte che puntano a modificare la delega fiscale che fa da motore alla riforma tributaria. Ieri in commissione Finanze alla Camera hanno preso il via le votazioni sugli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari. Ma il governo, che vuole chiudere il dossier delega al più presto al fine di accelerare i lavori, punta a ridurre gli oltre 600 emendamenti che sono piovuti dai partiti, tra maggioranza e opposizione. Per questa ragione, Palazzo Chigi ha messo sul piatto appena una decina di proposte e, tra queste, figura, appunto, l’introduzione di una tassazione sostitutiva dell’Irpef, agevolata, da applicare su premi di produttività, straordinari oltre una certa soglia, e tredicesime. 

Tredicesima, straordinari e premi detassati, ma niente flat tax incrementale: cambia la riforma fiscale. Quanto si risparmierà in busta paga

IL TESTO

Nel testo non viene indicata un’aliquota precisa, ma fonti governative indicano che verrebbe utilizzata la formula della flat tax al 15%. In questo contesto, l’esecutivo sembra orientato a frenare sulla flat tax incrementale estesa a tutti i lavoratori, vale a dire la tassa piatta sugli aumenti di stipendio. Nel suo emendamento, il governo spiega che «resta ferma una sua valutazione anche ai fini prospettici». Per il momento, su questo tema, sopravvive solo la sperimentazione già, partita quest’anno, per le partite Iva. «Vogliamo fare un ragionamento di questo tipo - ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo -. Vale a dire che quando parliamo di incrementale per i lavoratori dipendenti c’è la tredicesima, c’è lo straordinario e c’è il premio di produttività: quindi abbiamo focalizzato l’attenzione su questo». 
In materia di versamenti, ok ad una proposta della Lega (avanzata da Alberto Gusmeroli) che prevede una rateizzazione delle tasse per gli autonomi e i professionisti. La proposta di modifica chiede «una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo, anche attraverso un meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto». Il riferimento è alle tasse di novembre, tra cui figurano l’acconto Irpef (secondo acconto o un’unica soluzione) e le altre imposte che devono versare gli autonomi e i professionisti. 
Tra le modifiche che hanno ottime chance di passare nella delega ci sono, tra gli altri, lo stop al Superbollo auto, introdotto dal governo Monti nel 2011, chiesto a gran voce dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Il governo ha espresso un parere positivo all’emendamento congiunto dei due partiti ma a patto che il testo venga riformulato per essere ricondotto a un ambito più generale.
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Prevista una tassazione delle parti della canapa coltivata commerciali assimilata a quella ai prodotti da fumo. Il testo di un emendamento governativo introduce anche il divieto di vendita ai minori di 18 anni e dispone l’introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell’Agenzia delle Dogane in vista della commercializzazione. 

Lavoro: una proposta di legge della Lega entra in un emendamento del relatore, che prevede la detassazione dei costi del nuovo personale assunto, attraverso la modalità operativa del superammortamento, creando così le condizioni per favorire l’aumento dell’occupazione. In materia di rapporti fiscali transnazionali il governo, aderendo ad una specifica richiesta dell’Ocse, ha proposto di introdurre una imposta minima del 15% alle imprese di un gruppo industriale, situate in Italia, che riescano grazie alla fiscalità di favore di alcuni territori a beneficiare di una “sotto-imposizione” fiscale. 

I BALZELLI

Tra gli emendamenti depositati in commissione Finanze figurano alcune proposte trasversali che puntano a cancellare alcuni micro tributi, come appunto il Superbollo auto ma anche i balzelli per gli esami di laurea e il rilascio dei diplomi. Ancora dalla Lega si torna alla carica per l’estensione della flat tax al 15% (su ricavi e compensi fino a 85 mila euro) alle associazioni professionali e alle società di professionisti composti da giovani under 35, ma anche il depotenziamento della tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta in Italia nel 2013. E ancora l’estensione del modello F24 come canale unico per il versamento di tributi nazionali e locali, sanzioni, contributi e altri obblighi verso la Pubblica amministrazione. Stop, quindi, ai bollettini postali. 

L’obiettivo del governo è chiudere l’esame del ddl entro l’estate, così da poter avviare le prime misure nel 2024. Il punto di partenza del nuovo anno sarà la riforma dell’Irpef, con il passaggio da 4 a 3 aliquote. La strategia appare già tracciata: l’idea di fondo, ha spiegato recentemente la premier Giorgia Meloni al tavolo con i sindacati, è di «ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendere molti più lavoratori». 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA