Tim in Africa: la banda larga in 10 anni ha generato valore per 1,1 trilioni di dollari

Giovedì 25 Novembre 2021
Tim in Africa: la banda larga in 10 anni ha generato valore per 1,1 trilioni di dollari
(Teleborsa) - La banda larga ha contribuito alla crescita del PIL in Africa per un valore di circa 1,1 trilioni di dollari in quasi 10 anni. Secondo il Centro Studi TIM, che ha presentato questa mattina il rapporto "Digitalizzazione e sviluppo economico: il caso Africa, una valutazione empirica", la diffusione della banda larga in Africa ha generato un contributo positivo di 1.120 miliardi di dollari alla crescita del PIL africano tra il 2009 e il 2019. Dei contributi maggiori ha beneficiato il Sudafrica (462 miliardi di dollari), l'Egitto (283 miliardi di dollari), la Nigeria (204 miliardi di dollari) e l'Algeria (158 miliardi di dollari). Tuttavia, la banda larga ha anche dato un contributo significativo a tutti gli altri paesi: all'Angola 41 miliardi di dollari, al Kenya 27,6 miliardi di dollari, al Marocco 88 miliardi di dollari, alla Libia 88,5 miliardi di dollari ed alla Tunisia 48,8 miliardi di dollari USA. La stima è stata effettuata applicando il modello econometrico dell'ITU.

Lo studio – condotto con il patrocinio di Assafrica – analizza gli effetti positivi che la banda larga, la connettività internazionale e la diffusione dei servizi IT hanno avuto sulla crescita economica dei paesi africani nell'arco di 10 anni. Con oltre 1,3 miliardi di abitanti ed un PIL di 2,3 trilioni di dollari, l'Africa è infatti uno dei più grandi mercati in crescita a livello internazionale, ha una popolazione giovane e una classe media orientata alle nuove tecnologie. TIM, grazie alla connettività internazionale offerta da Sparkle, l'operatore globale del Gruppo, sta contribuendo allo sviluppo economico dell'Africa con nuove soluzioni ICT e servizi di data center che progressivamente arricchiranno il portafoglio di Sparkle.

Nelle aree connesse alla rete a banda larga mediante la fibra si registra in media un sensibile incremento dell'occupazione: dalle 22 mila alle 82 mila nuove persone impiegate per ogni milione di abitanti (2,2-8,2%). Questo effetto è maggiore per le persone che vivono molto vicino alla rete (entro 200 mt) o in aree urbane, secondo studi effettuati negli ultimi anni a livello internazionale.

Nel periodo 2009-2019 la larghezza di banda internazionale dei Paesi africani ha registrato una crescita esponenziale, raggiungendo i 15.289 Tbps a dicembre 2019. Un'analisi econometrica condotta dal Centro Studi TIM ha mostrato una forte correlazione (0,78) tra la connettività internazionale pro capite e PIL economico pro capite e in 43 dei 54 Paesi africani analizzati. In alcuni Paesi (ad esempio Algeria, Camerun, Costa d'Avorio) la correlazione supera significativamente 0,9, indicando un'associazione molto forte delle due tendenze.

Molti studi e ricerche recenti hanno individuato empiricamente significative evidenze del beneficio che l'arrivo dei cavi sottomarini in Africa ha generato sulla crescita del PIL pro capite: nel Sudafrica, ad esempio, ogni aumento del 10% del consumo internazionale di banda ha portato ad un aumento dello 0,15% del PIL pro capite, nel periodo tra il 1995 e il 2017. I futuri investimenti per l'ampliamento della banda e connettività internazionale potrebbero portare beneficio sul PIL pro capite dell'Africa ancora maggiore, stimato dallo 0,42% allo 0,58% solo nei primi 2-3 anni successivi alla realizzazione delle nuove infrastrutture.

Nel periodo 2009-2019 il PIL dell'Africa Sub-Sahariana è cresciuto complessivamente del 42,5%, nello stesso periodo la spesa degli utenti finali ICT a valuta costante è passata da circa 5 a circa 11 miliardi di dollari. Un'analisi effettuata dal Centro Studi TIM ha mostrato una forte correlazione (0,95) tra il mercato dell'Information Technology e il PIL economico dell'Africa sub-sahariana (46 Paesi su un totale di 54 Paesi).

L'Africa ha circa 1,34 miliardi di abitanti, il PIL vale circa 2,35 trilioni di dollari. Il continente africano è caratterizzato da livelli di digitalizzazione non omogenei, con alcuni Paesi che hanno già raggiunto un livello soddisfacente e altri che stanno recuperando terreno rapidamente: in otto Paesi (Marocco, Algeria, Mauritius, Capo Verde, Botswana, Gambia, Sud Africa, Egitto Tunisia) la percentuale di utenti internet è superiore alla media mondiale; mentre nelle Seychelles e nelle Mauritius la penetrazione della banda larga fissa risulta superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alla media mondiale. La percentuale di famiglie con accesso a Internet è pari al 14,3%; gli individui che utilizzano Internet sono il 28,6% mentre la penetrazione degli abbonamenti fissi a banda larga è ancora solo dello 0,5%.

L'Africa è un continente con una maggiore propensione all'utilizzo dei servizi di rete mobile con una copertura pari a circa il 90% della popolazione (4G pari al 44,3%). La percentuale di individui con abbonamenti alla banda larga mobile raggiunge il 32,1% rispetto alla media mondiale del 75%, ma in nove Paesi è superiore alla media mondiale. Gli abbonamenti di telefonia mobile superano il 100% in 17 Paesi. I Paesi dell'area nordafricana registrano una penetrazione della banda larga mobile (e fissa) generalmente più marcata e questo si accompagna anche ad un PIL pro capite e un impatto economico mediamente più elevato rispetto al resto del continente. Il Sud Africa ha il più alto PIL pro capite e la maggiore penetrazione della banda larga mobile, e quindi il più alto impatto economico come singolo Paese.
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