Statali e tfr, per un milione e mezzo di impiegati della pubblica amministrazione scatta il silenzio - assenso per i fondi pensione

Giovedì 25 Marzo 2021
Statali e tfr, per un milione e mezzo di dipendenti della pubblica amministrazione scatta il silenzio - assenso per i fondi pensioni

Il silenzio-assenso sarà il nuovo meccanismo per il conferimento del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione anche nella Pubblica amministrazione. L’Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni) ha convocato per domani i sindacati della Pa per discutere la firma di un accordo, previsto dalla legge 205 del 2017, proprio per introdurre il silenzio-assenso per tutti i neo assunti nei ministeri, nelle Regioni, negli enti locali e nella Sanità, al fondo Sirio-Perseo.

Fino ad oggi l’adesione degli statali era volontaria e il fondo, che ha un bacino di circa 1,5 milioni di statali ha raccolto solo 78 mila iscritti. Non proprio un successo. In base alla bozza di accordo dell’Aran tutti i neo assunti (e ce ne saranno decine di migliaia nei prossimi mesi) avranno 6 mesi di tempo per dire se vogliono aderire al fondo Sirio-Perseo oppure tenersi il Tfr.

Se non esprimeranno alcuna preferenza il loro trattamento di fine rapporto sarà conferito automaticamente al fondo. Intanto sul Tfr degli statali è scoppiata una dura polemica tra gli stessi sindacati. Il segretario generale di Confintesa Fp, Claudia Ratti, ha sollevato il tema del mancato pagamento da parte dei datori di lavoro pubblici della quota aggiuntiva dell’1% al Tfr conferito volontariamente dai lavoratori al fondo Perseo. Un mancato versamento che si è creato per un “buco” normativo poi successivamente chiuso, come hanno fatto osservare Cgil, Cisl e Uil, con il decreto legge 104 del 2020. Ma per il 2019 e parte del 2020 il fondo sarebbe ancora in attesa dei versamenti a favore dei lavoratori. 

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Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha presentato in Conferenza Unificata Stato-Regioni-enti locali il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. «La coesione sociale - ha detto - è indispensabile per il cambiamento e l'innovazione della Pa», ha sottolineato il ministro - il rinnovo contrattuale 2019-2021 con le risorse già individuate nelle leggi di bilancio approvate dai precedenti governi è un passaggio fondamentale per accompagnare la riforma della Pubblica amministrazione. Abbiamo già trasmesso al Mef e ai comitati di settore l'atto di indirizzo madre per avviare la tornata contrattuale. Contrariamente a quanto avveniva nel passato, si potranno avviare presso l' Aran più tavoli di trattativa contemporaneamente».

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«Penso ad esempio al rinnovo del contratto per la Sanità, da avviare nel più breve tempo possibile. Regioni ed enti locali sono datori di lavoro fondamentali che rappresentano circa la metà dei dipendenti pubblici», ha continuato il ministro. «Per questo voglio condividere con voi il Patto e le riforme che vorrei mettere in campo per la Pubblica amministrazione. Reclutamento, formazione, organizzazione del lavoro, valorizzazione e innovazione dei percorsi di carriera sono i pilastri su cui impronterò la mia azione». 

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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