Terremoto, nuovi aiuti ad un passo.
Caro materiali, i costruttori: «Rischia di fermarsi il cantiere della ricostruzione»
IL PASSAGGIO
L’intesa (indispensabile considerato che ci sarebbero circa 3 mila cantieri fermi o a rilento) sarebbe comunque ormai vicina ed avrebbe un impatto finanziario enorme. Si calcola infatti che l’adeguamento (che avrebbe effetto retroattivo coinvolgendo anche le spese effettuate dai proprietari a partire da luglio 2021) produrrebbe un beneficio complessivo di circa 4 miliardi di euro nell’arco di una decina di anni. Soldi fondamentali per spingere i lavori, considerato che, su 27 miliardi stimati di costo per la ricostruzione, ne sono stati investiti solo 7. In ballo ci sono ancora 40 mila immobili da far rivivere: un impegno enorme che necessita di ulteriori stimoli. «L’ordinanza – spiega chi lavora su questo delicato dossier – punta a rispondere ai problemi innescati nella ricostruzione pubblica e privata dall’aumento del prezzo di molti materiali edili, anche fino all’80%, con un aumento del contributo per le nuove domande, e consentendo un recupero dei maggiori costi a chi ha redatto i progetti sulla base dei vecchi prezzi, e ha già avviato i lavori».
In attesa dei prossimi sviluppi, la cabina di regia ha approvato i primi due bandi per gli incentivi destinati alle imprese dell’Appennino centrale colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 previsti dal Fondo complementare Aree sisma 2009-2016. Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli del Pnrr nazionale, e destinati a finanziare lo sviluppo del territorio ed accompagnare la ricostruzione. I bandi, che mettono a disposizione delle imprese 180 milioni di euro, sono già stati notificati alla Commissione europea per le valutazioni sull’intensità degli aiuti di Stato previsti a favore delle imprese, e dovrebbero essere pubblicati entro il mese di maggio. Le risorse di questi bandi, i primi di un pacchetto che ammonta nel complesso ad oltre 600 milioni di euro, sono destinate ai contratti di sviluppo di carattere industriale, delle attività turistiche o per la tutela ambientale nelle aree colpite dal sisma.