Tasse, rinviate ad aprile le scadenze di fine anno. E spunta la cancellazione

Domenica 29 Novembre 2020 di Andrea Bassi
Tasse, rinviate ad aprile le scadenze di fine anno. E spunta la cancellazione

La novità dell’ultimo minuto è un fondo per cancellare le tasse sospese quest’anno alle imprese con cali di fatturato e il cui pagamento è stato rinviato ad aprile del 2021.

A prevederlo è l’articolo 22 del decreto ristori quater nella versione entrata in cdm la scorsa notte. Una norma ancora senza cifre, ma nel fondo potrebbero confluire i 3,8 miliardi già stanziati per i ristori del prossimo anno oltre a quelli che arriveranno con lo scostamento già annunciato di gennaio.

Nella versione approvata in cdm, gli indennizzi previsti per chi ha subito un calo di fatturato vengono allargati anche agli agenti di commercio. Ma uno dei paradossi è che il decreto, nato per aiutare le imprese in difficoltà per le chiusure decise dal governo, sarà in parte pagato dalle stesse imprese. Quasi tre miliardi e mezzo degli otto miliardi dello scostamento chiesto dal governo, arriveranno dal fondo per il pagamento dei debiti commerciali arretrati della pubblica amministrazione. Il governo aveva stanziato 12 miliardi per permettere a Regioni, Enti locali e aziende sanitarie, di saldare i loro arretrati con le imprese. Soldi dati a prestito a un tasso bassissimo ma che le amministrazioni pubbliche hanno chiesto in una percentuale bassissima. Così il fondo per saldare i debiti è diventato un “bancomat” per il governo. Per il resto il decreto approvato nel consiglio di questa notte, ha confermato tutte le anticipazioni della vigilia. 

La misura principale è lo slittamento del versamento delle tasse (acconti Irpef e Irap di novembre, e Iva di dicembre) al prossimo 30 aprile per tutte le imprese, a prescindere se si trovino in zona rossa, gialla o arancione, che hanno subito un calo di fatturato del 33% nel primo semestre di quest’anno rispetto al primo semestre dello scorso anno e che abbiano un fatturato inferiore a 50 milioni di euro. La stessa proroga dei versamenti al 30 aprile 2020, vale anche per tutte le imprese che si trovano in zona rossa e sottoposte a chiusura perché ricomprese nei codici Ateco indicati dal governo. Per loro lo slittamento delle tasse ci sarà a prescindere dalla perdita di fatturato.

Siccome alcune Regioni stanno per passare dalla zona rossa a quella arancione o gialla, dovrebbe esserci una sorta di clausola di salvaguardia ricomprendendole tra quelle che hanno diritto allo slittamento delle tasse. E diritto analogo ci sarà anche per i bar e i ristoranti che si trovano in zona arancione. Un altro capitolo riguarda la riscossione e le rateizzazioni. Innanzitutto slitta a marzo il pagamento di dicembre della maxi rata della rottamazione fiscale-ter (si sarebbero dovute pagare quattro rate in una volta sola) e slitta anche l’appuntamento alla cassa con il saldo e stralcio. Altra misura riguarda la riapertura delle rateizzazioni dei debiti fiscali per chi è decaduto dal beneficio perché non ha versato le rate precedenti. Potrà accedervi chi è decaduto dai vecchi piani prima del 17 marzo, data di entrata in vigore del primo decreto anti crisi. I contribuenti che si trovano in questa situazione potranno presentare una nuova domanda di rateizzazione. Da quel momento potranno beneficiare anche del blocco delle ipoteche e delle ganasce fiscali. Blocco che sarà automatico, ossia non sarà necessario dimostrare la propria condizione di difficoltà economica, se il debito rateizzato non supera i 100 mila euro. 

Ci saranno poi mille euro di indennizzo per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, e 800 euro per quelli dello sport. Ma il decreto è stato imbottito di molte altre norme. Ci sono 500 milioni di aiuti al settore delle fiere e dei convegni, 250 milioni per abbattere i debiti delle regioni a statuto ordinario, il rinvio del pagamento del Preu, il prelievo unico erariale, per le aziende concessionarie delle slot machine. Intanto ieri il ministro dello sport Vincenzo Spatafora ha detto di sostenere il rinvio degli oneri fiscali per il calcio.

DICHIARAZIONI

Slittano di 10 giorni
le dichiarazioni
e gli acconti Irpef-Irap

Il quarto decreto ristori porta con se anche uno slittamento di 10 giorni della dichiarazione dei redditi. La scadenza di oggi slitta al 10 dicembre. Lo stesso termine vale anche per il versamento degli acconti Irpef e dell’Irap, entrambi spostati al prossimo 10 dicembre

ROTTAMAZIONE
La rata già prevista
per dicembre potrà
essere pagata a marzo

Una delle principali proroghe previste dal decreto, riguarda la maxi rata di dicembre per la rottamazione-ter e per il cosiddetto saldo e stralcio. Entrambe potranno essere versate il prossimo primo marzo. La misura riguarda circa 1,2 milioni di contribuenti

INDENNIZZI
Mille euro agli stagionali
del turismo, ai lavoratori
dello sport 800 euro

Agli stagionali del settore turismo e degli stabilimenti balneari che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto di lavoro, è corrisposto un aiuto di mille euro. Per i lavoratori dello sport vengono stanziati 170 milioni per un contributo di 800 euro

RISCOSSIONE
Ipoteche e ganasce,
arrivano maggiori
limiti per il fisco

Per i debitori del Fisco che sono decaduti dai piani di rateizzazione o dalle rottamazioni, potranno presentare entro la fine del prossimo anno una nuova richiesta di rateizzazione. E saranno protetti dalle procedure esecutive messe in atto dalla Riscossione

GIOCHI
Per il versamento
di dicembre del Preu
sconto dell’80%

I versamenti di dicembre del prelievo erariale unico (Preu) sulle slot machine e del canone saranno ridotti dell’ottanta per cento, ma il pagamento dovrà essere effettuato entro il prossimo 30 giugno, ma a fronte del rinvio dovranno essere pagati gli interessi

Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 12:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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