Taranto, inaugurato "Beleolico": produrrà 58mila MWh. È il primo parco eolico offshore nel Mediterraneo

In 25 anni consentirà risparmio 730mila tonnellate CO2

Giovedì 21 Aprile 2022
Taranto, inaugurato "Beleolico" il primo parco eolico offshore nel Mediterraneo

È stato inaugurato questa mattina a Taranto il primo parco eolico marino offshore del Mediterraneo, con tanto di cerimonia di taglio del nastro e benedizione dell'Arcivescovo di Taranto Monsiglior Filippo Santoro. Si chiama "Beleolico" e produrrà 58mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60mila persone con un risparmio in 25 anni di 730mila tonnellate di anidride carbonica. 

L'impianto 

Lo stabilmento conta 10 pale eoliche per una capacità complessiva di 30 MW e si trova al largo del molo polisettoriale tarantino. A realizzarlo, con un investimento di 80 milioni, è stata la società Renexia, del Gruppo Toto attiva nelle rinnovabili.

L'energia prodotta sarà poi distribuita tramite la rete eletrica nazionale, attraverso una sottostazione per l'allaccio costruita a pochi chilometri dell'area portuale. 

Unire ambiente e tecnologia 

«Il completamento di quest'opera centra un duplice obiettivo, da una parte la  soddisfazione per aver realizzato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mar  Mediterraneo, dall'altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla  condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all'ambiente» ha detto l'imprenditore Riccardo Toto, direttore generale di Renexia alla tavola rotonda: "Beleolico: Taranto riparte con energia. L'Italia scommette sulle rinnovabili".

Il taglio del nastro si è tenuto al termine del convegno, in cui sono intervenuti con messaggi (anche video) i ministri Di Maio, Giorgetti e Giovannini. Tra gli ospiti, era presente il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, il presidente dell'Aiad, Guido Crosetto e il giornalista e  divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone. In collegamento video anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il presidente di Acciaierie d'Italia, Franco Bernabè. 

Il porto di Taranto diventa "green"

Il 10% dell'energia prodotta da Beleolico, circa 220 MWh annui, sarà destinata all'elettrificazione del porto di Taranto, grazie all'accordo raggiunto tra l'Autorità Portuale e Renexia. Un passo avanti per rendere più green e pulito lo scalo: ogni nave che entra in porto e non spegne i motori produce un inquinamento su base giornaliera pari a quello di 10 mila vetture. 

Legambiente «in Italia rinnovabili bloccate dalla burocrazia»

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente durante la tavola rotonda inaugurale ha ripercorso l'iter travagliato del parco eolico, affermando che l'opera è stata frenata da «14 anni di ritardi e ostracismi istituzionali».

Per Cifani si tratta di un caso emblematico della burocrazia che spesso frena lo sviluppo delle rinnovabili nel nostro paese, dove progetti ambiziosi che restano bloccati anni a causa di pareri negativi delle sovrintendenze, moratorie delle Regioni e proteste di comitati locali. «Il progetto proposto nel 2008 ha avuto la contrarietà degli enti locali e ricevuto il parere negativo della Sovrintendenza per un incomprensibile impatto visivo, considerando la presenza delle ciminiere dell'ex Ilva, della raffineria Eni, del cementificio e delle gru del porto industriale» ha ricordato il presidente di Legambiente, che conclude augurandosi che «Il caso di Taranto segni il punto di svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia» e che «questa inaugurazione possa essere l'inizio del riscatto tarantino nel segno dell'innovazione e delle tecnologie pulite».

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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