Superbonus, un emendamento del governo riscrive il calendario: proroga per delibere entro il 18 novembre

Martedì 20 Dicembre 2022
Superbonus, un emendamento del governo riscrive il calendario: proroga per delibere entro il 18 novembre
(Teleborsa) - Il governo riscrive il calendario della fase transitoria porterà il superbonus dal 110% al 90% nel 2023. In un emendamento presentato alla manovra, oltre all'esclusione da ogni riapertura delle date già previste per gli immobili diversi dai condomìni, è stato indicato il 18 novembre come data entro la quale sarà essenziale avere approvato la delibera condominiale per poter beneficiare della riapertura dei termini per le Cilas fino al prossimo 31 dicembre.

Nessuna apertura indiscriminata al mantenimento del superbonus al 100% anche per il 2023, l'esecutivo ha al contrario selezionato le situazioni di tutelare. In particolare quelle dei condomìni nei quali "la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente" all'entrata in vigore dell'Aiuti quater. Quindi, entro il 18 novembre. In questi casi, una Cilas presentata entro il 31 dicembre basterà per garantire il 110%?anche per il prossimo anno. Per coloro che invece hanno approvato una delibera tra il 19 novembre (l'entrata in vigore del decreto) e il 24 novembre (il limite già individuato dall'Aiuti quater) il trattamento sarà molto diverso: cioè resta la condizione di avere una Cilas presentata entro il 25 novembre per mantenere il 110%?nel 2023.

La ratio della modifica è quella di escludere dalla riapertura tutti quei condomìni nei quali c'è stata la corsa ad approvare le delibere dopo l'Aiuti quater, con un occhio ai risparmi che ne potrebbero derivare per le casse dello Stato. Come segnala il Sole 24 Ore, nei sei giorni esclusi dalla manovra le delibere sono state migliaia in tutta Italia. Il quotidiano economico ha calcolato che un rinvio indiscriminato sarebbe costato fino a 300 milioni di euro.

L'emendamento del Governo ha introdotto inoltre una nuova condizione per dimostrare la veridicità della data della delibera condominiale. Servirà, infatti, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dall'amministratore di condominio o dal condòmino che ha presieduto l'assemblea, quando non vi è l'obbligo di nominare l'amministratore (negli edifici dagli otto condòmini in giù). Questa dichiarazione si porta dietro la relativa responsabilità penale, in caso di falso (con reclusione fino a due anni, in base all'articolo 483 del Codice penale).

Novità in legge di Bilancio anche per il bonus barriere architettoniche del 75% che è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2025. Non cambiano invece le regole: lo sconto fiscale si applicherà alle spese sostenute "per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti". Per questa agevolazione, poi, vengono fissate regole speciali per le assemblee condominiali. Per le delibere che approvano lavori di rimozione delle barriere servirà la maggioranza dei partecipanti che rappresenti un terzo del valore millesimale dell'edificio. Un intervento che riprende, quasi letteralmente, la norma già prevista in materia di superbonus.
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